C'era il calciatore in viaggio di nozze con la moglie incinta di sette mesi e quel bambino che non nascerà mai, la coppia di fidanzati, la famiglia tedesca con tanto di cagnolino al seguito e quella romena, l'autista del bus che poco prima di morire aveva scritto sui social «Shuttle to Venice». C'erano 21 persone a bordo di quell'autobus che ha sfondato il guardrail del cavalcavia a Mestre e poi ha preso fuoco, e ora hanno tutte un nome.
Mestre, identificate le vittime
Si tratta di nove ucraini, quattro rumeni, tre tedeschi e due portoghesi, a cui si aggiungono un croato, un sudafricano e un italiano, ovvero l'autista Alberto Rizzotto. Per la loro morte la Procura di Venezia ha aperto un'inchiesta con l'ipotesi di omicidio stradale plurimo. Le ipotesi principali sulle cause della tragedia sono una manovra azzardata o un malore dell'autista. Nessun contatto con un altro mezzo prima del tragico volo.