Milano, sei anziani morti in casa di riposo: l'ipotesi di una sigaretta lasciata accesa a letto

di Redazione web
Sabato 8 Luglio 2023, 00:19 | 2 Minuti di Lettura
Incendio casa riposo di Milano, sei anziani morti: la terribile ipotesi di una sigaretta lasciata accesa a letto

Incendio nella Rsa di Milano, sei anziani morti: la terribile ipotesi di una sigaretta lasciata accesa a letto. Forse un corto circuito che ha inizialmente attaccato un letto o molto più probabilmente una sigaretta lasciata accesa, ad ogni modo quel che rimane è il dolore per la morte di sei persone anziane in una struttura che avrebbe dovuto garantire loro serenità e cure.

C'è stato un inferno di fiamme nella stanza 605 al primo piano della Rsa Casa dei coniugi in via dei Cinquecento, alla periferia Sud di Milano: un incendio spento con relativa rapidità dai vigili del fuoco ma che ha subito ucciso le due donne che vi dormivano, Nadia Rossi, 69 anni, e Laura Blasek, di 86, avvolte dalle fiamme. Altri quatto ospiti sono stati stroncati dal fitto fumo che ha invaso il corridoio e le altre stanze del reparto: Mikhail Duci, 73 anni, Anna Garzia, 85, Loredana Labate, 84, e Paola Castoldi, 75 anni non hanno avuto scampo.

Le cause della tragedia

Le cause della tragedia saranno certe solo con i risultati delle analisi scientifiche dei vigili del fuoco e dagli agenti della polizia, così come eventuali delle problematiche nel sistema di sicurezza antincendio e di rilevazione dei fumi. Ma dai primi accertamenti l'ipotesi più concreta è quella di una sigaretta fumata a letto. Il personale, con i vigili del fuoco e quelli del 118, «è stato eccezionale», racconta Lucia che abita in zona e ha filmato i mezzi di soccorso arrivati a sirene spiegate.

«Ho sentito che rompevano le finestre per fare uscire il fumo, ho visto gli anziani affacciarsi con uno straccio davanti alla bocca per non inalarlo, faticavano a respirare», spiega. Poi, quelli che non sembravano aver subito particolari conseguenze, uno a uno, a braccia e con estrema cautela, sono stati portati sul marciapiedi, altri messi su lenzuola per essere trasportati. Ad alcuni è stata data una coperta termica mentre aspettavano, sulle loro carrozzelle recuperate dagli operatori, gli autobus dell'Atm che li avrebbero portati in altre strutture (erano 167 i degenti). Una maxioperazione di soccorso andata avanti tutto il giorno per trovare una nuova sistemazione a tutti, dato che la struttura è stata dichiarata inagibile. Sono state 81 le persone portate in 15 ospedali diversi, tutti per intossicazione. Due sono in condizioni critiche, intubati al Policlinico.

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