Offida, sette anziani morti nella Rsa: dopo la condanna all'ergastolo in primo grado per l'infermiere Wick c'è l'appello

Offida, sette omicidi di anziani nella Rsa, dopo la condanna in primo grado ora l'infermiere Wick in Appello
Offida, sette omicidi di anziani nella Rsa, dopo la condanna in primo grado ora l'infermiere Wick in Appello
di Luigi Miozzi
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Giovedì 6 Luglio 2023, 03:40 - Ultimo aggiornamento: 11:51
ASCOLI - Si è tenuta ieri mattina, presso la Corte d’Assise d’Appello di Ancona, l’udienza predibattimentale in vista del processo di secondo grado a carico di Leopoldo Wick, l’infermiere della Rsa di Offida condannato, il primo giugno dello scorso anno, all’ergastolo dalla corte d’assise di Macerata perché ritenuto responsabile di aver ucciso 7 degli 8 anziani che la Procura di Ascoli gli aveva imputato e del tentato omicidio di un altro ospite della struttura rispetto ai 4 attribuiti dall’accusa. 


 
L’udienza di ieri si è resa necessaria per procedere con una verifica logistica che tenesse conto del numero delle parti che potrebbero partecipare al processo e, soprattutto, stabilire la calendarizzazione delle udienze. Si è pertanto stabilito che il processo d’Appello prenderà il via il prossimo 13 settembre. Giudice relatore è stato nominato la dottoressa Maria Cristina Salvia che ha già annunciato l’intenzione di voler depositare la propria relazione scritta in maniera tale da poterla far recapitare alle parti già nei giorni precedenti all’inizio del processo, tenuto conto della complessità del procedimento penale.

Quindi, toccherà al procuratore generale esporre la sua requisitoria seguito dai difensori delle parti civili. Il processo verrà poi aggiornato al 11 ottobre quando sono previste le arringhe dei difensori del responsabile civile, ovvero dell’Asur, e dell’imputato, gli avvocati Tommaso Pietropaolo e Francesco Voltattorni. La sentenza è prevista per l’8 di novembre ma qualora si dovesse rendere necessario, potrebbe slittare al 15 novembre. 

Cosa era successo
 

Leopoldo Wick venne arrestato il 15 giugno del 2020 al termine di una lunga inchiesta portata avanti dalla Procura di Ascoli sulle morti sospette avvenute all’interno della Rsa di Offida tra il 2017 e il 2018. Per gli inquirenti, l’infermiere aveva somministrato indebitamente farmaci agli ospiti della struttura fino a causarne il decesso. Tesi che è stata accolta dai giudici di primo grado che hanno condannato Leopoldo Wick al carcere a vita perché ritenuto colpevole di omicidio premeditato. La Corte d’Assise di Macerata ha inoltre stabilito, in primo grado, a carico dell’imputato il pagamento delle spese processuali e il risarcimento delle parti civili da quantificarsi in sede civile ma per i quali è già stata stabilita una provvisionale di quarantamila euro per ciascun figlio delle vittime costituito in giudizio, di 20mila per ogni fratello e 15mila per ciascun nipote. 

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