Orte-Falconara, i tratti più importanti sono ancora nelle nebbie. Fabriano-Foligno: costa quasi 2 miliardi di euro, il finanziamento non c’è

Per il segmento Terni-Spoleto necessario rivedere il progetto, troppo datato

Fabriano-Foligno: costa quasi 2 miliardi di euro, il finanziamento non c’è
Fabriano-Foligno: costa quasi 2 miliardi di euro, il finanziamento non c’è
di Martina Marinangeli
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Venerdì 29 Settembre 2023, 03:25 - Ultimo aggiornamento: 30 Settembre, 07:27

ANCONA Se le fasi funzionali del collegamento Pm228-Caltelplanio procedono in ordine sparso - con il lotto 2 che va avanti e il lotto 3 al palo dopo lo “scippo” delle risorse - gli altri stralci del raddoppio della Orte-Falconara navigano immersi nelle nebbie. Non ci sono neanche i progetti sulla carta, figuriamoci le risorse. E si tratta delle parti più corpose e complicate. In particolare il tratto tra Fabriano e Foligno, da realizzare per gran parte in galleria. Ma anche la Terni-Spoleto non scherza quanto a complessità.  


L’iter


Partiamo dal raddoppio di questo secondo segmento di binario: Rfi sta ultimando la project review del progetto definitivo per adeguarlo alle nuove norme tecniche di costruzione e ai nuovi standard tecnici di interoperabilità.

Revisione che si è resa necessaria per un dilatarsi dei tempi da teatro dell’assurdo. La progettazione definitiva del raddoppio era stata trasmessa da Rfi al Ministero dei Trasporti nel 2013 per avviare la procedura di approvazione. Ma poi, con ogni evidenza, il documento deve essere finito perché, a 10 anni di distanza, ancora nulla è stato fatto su quella tratta. E le esigenze, le tecniche ed i costi sono cambiati a tal punto da rendere necessaria la revisione di un progetto ormai vetusto in ogni sua parte. Basti solo pensare che il costo dell’opera era stato stimato in 572 milioni di euro ed oggi siamo arrivati a 650 milioni, con una copertura finanziaria che al momento non supera i 13 milioni. Ai tempi del protocollo del 2020 tra Mit, Rfi, Regione Marche e Regione Umbria, la deadline per la realizzazione del raddoppio tra Terni e Spoleto era stata fissata al 2030. Ma ormai è praticamente impossibile centrare l’obiettivo.


Il tratto mancante


Il segmento di raddoppio più nebuloso è tuttavia quello tra Fabriano e Foligno, il più complesso anche a causa della necessità di realizzare numerose gallerie. E qui andiamo oltre il teatro dell’assurdo: il progetto preliminare era stato inviato al Mit addirittura nel 2003, ricevendo l’approvazione con delibera del Cipe nel 2006. Ma tutto si bloccò per mancanza di finanziamenti. Ovviamente, anche in questo caso, come per la Terni-Spoleto, sarà necessario rivedere le specifiche dell’opera adeguandole ai tempi, dato che sono passati 20 anni nel frattempo. La progettazione del documento di fattibilità delle alternative progettuali è prevista entro il 2023. Siamo all’anno zero, quindi.


Gli interventi strategici


Dall’assessore regionale alle Infrastrutture Francesco Baldelli era stata presa come un’ottima notizia il fatto che la tratta fosse inserita all’interno delle opere previste in progettazione nel documento degli interventi strategici del Mit. Tanto ci siamo assuefatti al nulla cosmico che ruota attorno a questo tratto della Orte-Falconara. Ma il problema numero uno resta un altro: il costo stimato è di circa 2 miliardi di euro, di cui zero coperti a livello finanziario. Considerando che ci vengono tolte anche le risorse che credevamo di avere già in cassaforte, non è un buon segno.
 

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