Orte-Falconara, l’assessore regionale alle Infrastrutture Baldelli: «Cantierare il cantierabile e i soldi poi arriveranno»

Orte-Falconara, l’assessore regionale alle Infrastrutture Baldelli: «Cantierare il cantierabile e i soldi poi arriveranno»
Orte-Falconara, l’assessore regionale alle Infrastrutture Baldelli: «Cantierare il cantierabile e i soldi poi arriveranno»
di Lorenzo Sconocchini
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Mercoledì 14 Giugno 2023, 02:20 - Ultimo aggiornamento: 11:27
Il raddoppio del lotto 2 Genga-Serra San Quirico beneficerà dunque anche dei fondi del Pnrr, a rischio dato che i tempi serrati del Piano mal si conciliavano con la complessità dell’opera.
Assessore Francesco Baldelli, come è stato centrato l’obiettivo della conferma delle risorse? 
«Ci siamo concentrati non solo sulle fonti di finanziamento, ma sul far partire la gara europea, un passaggio indispensabile per mettere a terra il più in fretta possibile l’opera. Un lavoro silenzioso, ben distante dalla bulimica produzione di fake news di chi programma folcloristici sit-in (riferimento a una manifestazione del Pd, sul treno perso del Pnrr, ndr). La Giunta Acquaroli privilegia un sano e reale pragmatismo, orientato a scaricare a terra progetti di opere infrastrutturali attese da decenni, la cui colpevole assenza nei cassetti della Regione Marche ha fatto scivolare uno dei territori più dinamici nelle retrovie d’Europa. La gara europea adesso può partire, e i 445 milioni, per la quasi totalità fondi Pnrr che se necessario possono essere rimodulati con altri fondi, sono disponibili. Il resto sono chiacchiere e folclore».
Questo segmento di raddoppio, proprio perché beneficia dei fondi del Pnrr, dovrà essere completato entro il 2026: come si riusciranno a realizzare le 6 gallerie entro quella data?
«Concentrarsi sulle fonti di finanziamento non è il giusto approccio. D’altra parte, oggi anche i più riottosi s’accorgono della necessità di rimodulare i fondi Pnrr. Ma questo timore di fallire non può e deve bloccare il nostro operato. Non interessa quale sia la fonte di finanziamento. Fondamentale fare di tutto per far partire le opere. Basti pensare che il Gruppo FS ha predisposto un piano industriale da 190 miliardi di euro, risorse da investire fino al 2031. Le risorse quindi ci sono, il nostro impegno principale è quello di progettare, mettere a terra le opere e far partire le gare per l’avvio dei lavori: “cantierare il cantierabile” è la nostra linea strategica che non va mai in pensione».
La tratta che collega Ancona a Roma potrebbe intercettare anche parte di quei 600 milioni (sempre dal Pnrr) che erano stati destinati alla Pescara-Roma: è già possibile dire di quanti soldi parliamo?
«Non c’è alcun dualismo tra le due direttrici, né alcuna lotta per accaparrarsi i fondi. Sappiamo solo che con l’avvio della gara per il lotto 2 sulla Orte-Falconara è stato fatto un significativo passo in avanti di un’opera che si candida ad essere la principale direttrice per i trasferimenti tra l’Adriatico e il Tirreno che corrono lungo il corridoio europeo delle reti Ten-T. Abbiamo lavorato con caparbietà per ottenere questo risultato, frutto di una visione sulle infrastrutture apprezzata anche dalla coordinatrice europea del Corridoio Baltico-Adriatico Anne Jensen».
Il raddoppio del tratto Pm228-Castelplanio, di cui il lotto 2 è solo una parte, è già finanziato anche con risorse del Contratto di Programma tra RFI e Ministero Infrastrutture: quando verrà completato?
«Il lotto 2 è finanziato principalmente con i fondi Pnrr: 438,44 milioni, a cui si aggiungono i 6,56 milioni del Contratto di Programma 2022-2026. L’intero tratto marchigiano ha un costo di 1 miliardo e 518 milioni, di cui finanziati 1 miliardo e 151 milioni (641 dal Contratto di Programma e i restanti 510 Pnrr). Il fabbisogno è di 367 milioni di euro, all’incirca un 20% del totale. Una cifra non impossibile da coprire».
Ci sono novità sui tratti che finora non hanno ricevuto finanziamenti? Parliamo della Terni-Spoleto e della Fabriano-Foligno.
«Sono tratti molto complessi per la conformazione del territorio. Per il tratto Fabriano-Foligno abbiamo ottenuto i finanziamenti per la progettazione, inserita nel Contratto di Programma 2022-2026. Il costo è stimato 1 miliardo e 918,5 milioni di euro, ma dovremo attendere la progettazione per capire l’esatta cifra e attivare i finanziamenti. Idem per il tratto Terni-Spoleto».
 
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