Moncaro, vino più debiti. E quella cantina comprata con i creditori alle porte

Moncaro, vino più debiti. E quella cantina comprata con i creditori alle porte
Moncaro, vino più debiti. E quella cantina comprata con i creditori alle porte
di Federica Serfilippi
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Sabato 9 Marzo 2024, 02:25 - Ultimo aggiornamento: 11 Marzo, 08:27

MONTECAROTTO - Investimenti forse troppo scivolosi portati avanti in un contesto socio-economico particolarmente fragile. Potrebbe essere questa la chiave di lettura della crisi interna, e di bilancio, che nei giorni scorsi ha spinto il Cda di Terre Cortesi-Moncaro a silurare lo storico presidente Doriano Marchetti e ad eleggere al suo posto la vice Donatella Manetti.

Un cambio di passo netto, tra le pieghe di uno stato patrimoniale su cui al 31 luglio 2023 - bilancio alla mano - pendevano debiti nei confronti delle banche per 19,5 milioni di euro, circa un milione in più rispetto all’anno precedente.

Ancora prima il debito finanziario si era fermato attorno ai 18 milioni. 


I nodi


Ma partiamo dai fatti: l'ultimo grande investimento della maggiore cooperativa marchigiana del settore vitivinicolo sta nell’acquisizione della cantina Villa Medoro, in provincia di Atri, per 8,75 milioni di euro. Un’operazione stretta dalla controllata di Moncaro, Terre d’Abruzzo srl, costituita nel giugno 2022 con un capitale iniziale di 10mila euro, poi salito a 1,25 milioni. L’obiettivo: «Produrre direttamente i vini in quella regione, che attualmente acquistiamo sia da cooperative socie che da non soci». Tale progetto è stato valutato in maniera positiva da Cassa Depositi e Prestiti, ottenendo anche nell’aprile del 2023 da Ismea 2,4 milioni sotto forma di strumento finanziario partecipativo. La firma, nel padiglione Moncaro di Vinitaly. Un mese dopo, e siamo al 27 maggio 2023, l’assemblea dei soci ha deliberato di aumentare il capitale sociale per 1,5 milioni.

A giugno il Cda ha dato l’ok per l’ammissione di Federica Morricone (titolare della Cantina di Villa Medoro) come socio finanziatore, che ha sottoscritto e versato integralmente l’aumento di capitale deliberato. L’acquisizione dei vigneti del Montepulciano è arrivata in un contesto particolarmente difficile per il settore vitivinicolo e per questo avrebbe fatto sorgere non pochi dubbi ai 612 soci della cooperativa, che conta 1.300 ettari, di cui 115 di proprietà. 


Le ombre


E le ombre si sarebbero fatte più scure di fronte al pressing di alcuni fornitori di uva, che sostengono di aver maturato arretrati anche per tre anni. L’esercizio si è chiuso a luglio 2023 con un utile di 113mila euro, nel 2020 era di 138mila euro. In mezzo, la pandemia, l’aumento dei costi di produzione, l’inflazione e un cambiamento climatico che ha devastato le produzioni.

Si legge nel bilancio: «I conferimenti di uva della vendemmia 2023 sono stati per quantità inferiori di circa il 35% a quelli registrati per la vendemmia 2022». La cooperativa che nel 2023 ha siglato un fatturato da 39 milioni di euro (il 26,8% è dato dall’export) ha registrato una diminuzione dell’1,46% delle vendite di prodotto confezionato rispetto all’anno precedente. Per il potere d’acquisito del consumatore c’è stato uno «scenario inflattivo che non si vedeva da anni». Sono aumentate le giacenze di vino, sia imbottigliato che sfuso, a fronte di un incremento del 6% del costo industriale. La strada è in salita, ma la cooperativa ha come obiettivo l’aumento dei clienti e dei punti vendita forniti. C’è da recuperare «la perdita di margini determinati dall’aumento considerevole del costo delle materie prime»; e il «recupero di marginalità dovrà inoltre far fronte all’aumento considerevole dei tassi d’interesse che hanno un impatto notevole sull’incremento degli oneri finanziari dato l’ammontare complessivo dell’indebitamento».

Un campo minato, di fronte al quale gli obiettivi della direzione aziendale sono improntati alla massima prudenza. C’è in ballo il destino della cooperativa. Perché dopo le prime scosse, il prossimo terremoto potrebbe generare uno tsumami regionale con pochi capaci di mettersi in salvo. A ogni livello.

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