Marche regione ciclabile: la bici spinge l’economia

Lo studio di Confartigianato: boom del settore nel post pandemia «Crescono le imprese, in controtendenza rispetto al calo generale»

Marche regione ciclabile: la bici spinge l’economia
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Domenica 16 Luglio 2023, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 12:04

ANCONA - L’economia regionale corre sulle due ruote. La passione dei marchigiani per la bicicletta sta dando una spinta anche alla salute del sistema produttivo del territorio. E con il mercato dell’e-bike in crescita, questa nicchia del made in Marche è destinata a diventare una realtà sempre più rilevante. 


La filiera


Attualmente la filiera della bicicletta - che oltre alla produzione dei mezzi a due ruote e di loro componenti comprende anche la riparazione ed il noleggio - conta 3.233 imprese in Italia, di cui 109 nelle Marche (il 58,7% di queste sono artigiane).

Secondo l’analisi tracciata dall’Ufficio studi di Confartigianato Marche, una mobilità più rispettosa dell’ambiente, i costi della crisi energetica, una maggiore diffusione dell’attività fisica e sportiva e la fruizione del territorio attraverso nuove forme di turismo sono alcuni dei driver che hanno fatto impennare la domanda di biciclette. Tra il 2021 ed il 2022, le imprese della filiera della bici nelle Marche sono cresciute del 5,8%, in controtendenza rispetto al calo del 3,8% del totale delle aziende. A trainare il comparto, il +17,4% del noleggio di biciclette a cui si affianca il +3,3% della riparazione di bici e articoli sportivi ad esse collegati. «Dai laboratori artigiani escono sofisticati gioielli per conquistare i record mondiali, modelli per ogni tipo di specialità agonistica, innovazioni per l’utilizzo quotidiano - sottolinea Emanuele Pepa, presidente di Confartigianato Marche -. Una filiera produttiva famosa nel mondo di cui sono protagoniste proprio le piccole imprese che di ogni pezzo della bici, dalla sella al pedale alle ruote, realizzano un piccolo capolavoro di manualità, ricerca, tecnologia».


Il post pandemia


Nella ripresa post pandemia la produzione della bicicletta si è mostrata molto vivace, capace di superare i problemi affrontati dal sistema manifatturiero, quali in particolare l’aumento dei costi di materie prime ed energia. Nel 2022 la crescita annuale della produzione del settore è stata infatti pari al 10,1% e, rispetto al 2019, si registra un +34,7%, che permette al sistema Italia di staccare nettamente la Germania a +5% e la Francia, che addirittura segna un calo del 21,1%. Sempre secondo il report del Centro studi di Confartigianato, l’export del settore della bicicletta vale in Italia 1.149 milioni di euro, di cui 606 milioni di componentistica (52,7% del totale) e 543 milioni di euro di biciclette (47,3% del totale). Capitolo, quest’ultimo, composto per 351 milioni di euro da biciclette non elettriche (30,6%) e per 192 milioni di euro da e-bike (16,7%). Ciliegina sulla torta, la bicicletta rappresenta anche un importante volano turistico per le Marche, che si stanno attrezzando con la realizzazione di ciclovie su tutto il territorio. A partire dalla Ciclovia Adriatica, progetto nazionale da 67 km che vede la Regione capofila e per cui sono stati riconosciuti finanziamenti per 27,5 milioni di euro.

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