ANCONA - L’economia regionale corre sulle due ruote. La passione dei marchigiani per la bicicletta sta dando una spinta anche alla salute del sistema produttivo del territorio. E con il mercato dell’e-bike in crescita, questa nicchia del made in Marche è destinata a diventare una realtà sempre più rilevante.
La filiera
Attualmente la filiera della bicicletta - che oltre alla produzione dei mezzi a due ruote e di loro componenti comprende anche la riparazione ed il noleggio - conta 3.233 imprese in Italia, di cui 109 nelle Marche (il 58,7% di queste sono artigiane).
Il post pandemia
Nella ripresa post pandemia la produzione della bicicletta si è mostrata molto vivace, capace di superare i problemi affrontati dal sistema manifatturiero, quali in particolare l’aumento dei costi di materie prime ed energia. Nel 2022 la crescita annuale della produzione del settore è stata infatti pari al 10,1% e, rispetto al 2019, si registra un +34,7%, che permette al sistema Italia di staccare nettamente la Germania a +5% e la Francia, che addirittura segna un calo del 21,1%. Sempre secondo il report del Centro studi di Confartigianato, l’export del settore della bicicletta vale in Italia 1.149 milioni di euro, di cui 606 milioni di componentistica (52,7% del totale) e 543 milioni di euro di biciclette (47,3% del totale). Capitolo, quest’ultimo, composto per 351 milioni di euro da biciclette non elettriche (30,6%) e per 192 milioni di euro da e-bike (16,7%). Ciliegina sulla torta, la bicicletta rappresenta anche un importante volano turistico per le Marche, che si stanno attrezzando con la realizzazione di ciclovie su tutto il territorio. A partire dalla Ciclovia Adriatica, progetto nazionale da 67 km che vede la Regione capofila e per cui sono stati riconosciuti finanziamenti per 27,5 milioni di euro.