RECANATI - Passi in avanti per la sistemazione definitiva del palazzo comunale. È stata indetta nei giorni scorsi la procedura per l’appalto dei servizi tecnici di architettura e ingegneria, per la relazione geologica, la progettazione di fattibilità tecnico economica, la direzione dei lavori e la contabilità e il coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione dell’intervento di miglioramento sismico.
Si tratta, come si legge nell’atto comunale, di un «intervento previsto nel programma triennale delle opere pubbliche 2022-2024, votato dal consiglio il 28 dicembre scorso». È l’assessore ai Lavori pubblici, Francesco Fiordomo, a spiegare i lavori che dovranno essere realizzati nell’edificio di piazza Giacomo Leopardi.
Successivamente sono finanziati altri lavori per circa 350mila euro e che ci hanno consentito di conservare l’immobile e preservarlo da eventuali scosse successive, in base alle indicazioni della Protezione civile. L’edificio - spiega Fiordomo - è stato chiuso per circa due anni e la sua riapertura è stata possibile grazie a interventi temporanei in attesa di quello definitivo per il quale stiamo andando alla gara d’appalto. Interventi che hanno permesso di mettere in sicurezza alcune aree che, ancora oggi, sono sistemate con puntelli e messe in sicurezza, in attesa dei lavori definitivi».
Ad effettuare lo studio dei lavori temporanei e di quelli da fare definitamente è stata l’Università Politecnica di Genova «perché l’ingegnere della Protezione civile - dice Fiordomo - fa parte di quell’ateneo. Proprio quando abbiamo compreso la portata dei lavori necessari per la messa in sicurezza temporanea della struttura - aggiunge l’assessore - abbiamo riscosso l’assicurazione che avevamo stipulato come Comune, per un milione e 600mila euro. Questa cifra ci ha permesso di realizzare i lavori in tempi record e di aprire il palazzo comunale il 29 giugno 2018».
Due anni dopo le scosse, quindi, il palazzo ha visto terminato il primo stralcio a cui ora saranno aggiunti i fondi del sisma per avviare il secondo. «Il finanziamento della ricostruzione - dice Fiordomo - ci affiderà sette milioni e 500mila euro, oltre agli 800mila euro necessari alla costruzione della palazzina adibita a sede della Protezione civile e del Centro operativo comunale. Con questi fondi - annuncia l’assessore - sarà migliorato sismicamente tutto il bene vincolato. Saranno tolti i puntelli e le strutture provvisorie con l’obiettivo di far tornare definitivamente il palazzo agli antichi fasti e ancora più sicuro».