Macerata, lavori in piazza Garibaldi ancora al palo, l’assessore Iommi: «Appaltati a settembre, ma è tutto bloccato»

Macerata, lavori in piazza Garibaldi ancora al palo, l’assessore Iommi: «Appaltati a settembre, ma è tutto bloccato»
Macerata, lavori in piazza Garibaldi ancora al palo, l’assessore Iommi: «Appaltati a settembre, ma è tutto bloccato»
di Giulia Sancricca
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Sabato 3 Febbraio 2024, 02:05 - Ultimo aggiornamento: 11:44

MACERATA - La macchina organizzativa del Comune e quella dei tecnici va avanti. Lo dimostrano i progetti approvati e i lavori appaltati. Ma nel meccanismo c’è comunque qualcosa che si inceppa: i lavori non partono e arrivano i ritardi. Un allarme già lanciato nei mesi scorsi dall’assessore all’Urbanistica, Silvano Iommi, che ora si ripresenta pure per un altro lavoro. Questa volta si tratta della riqualificazione - per un costo di 850mila euro - del sottopasso di piazza Garibaldi.

«I lavori sono stati appaltati a settembre - dice Iommi - e poco dopo sarebbero dovuti iniziare i lavori.

Ma niente. La ditta, la stessa che ha vinto l’appalto per il restyling della Terrazza dei Popoli, non ha ancora avviato il cantiere. Abbiamo sollecitato più volte e ora c’è in programma un incontro per capire la situazione e conoscere le eventuali problematiche che fanno slittare così in avanti l’inizio dei lavori».

I tempi

Per quanto riguarda l’intervento da realizzare, una volta avviato il cantiere «se non dovessero esserci ulteriori problemi sono richiesti sei o al massimo otto mesi di lavori - dice Iommi -. L’importante è partire». Un problema più volte evidenziato dall’assessore, anche per altri lavori: «Nella stessa situazione si trova piazza Li Madou che deve essere sistemata: anche in questo caso la ditta dice che partirà con i lavori ma ancora niente si è mosso». Anche la macchina comunale, quindi, risente pienamente dei problemi legati alla mancanza di manodopera nell’edilizia e a un settore più che saturo.

Il settore

«I lavori finanziati dai fondi del Pnrr si accavallano con quelli della ricostruzione, del superbonus 110%, del bonus facciate e così via. Le ditte sono sempre le stesse, la manodopera non c’è, ed ecco che il meccanismo si inceppa. Tornando al cantiere di piazza Garibaldi, il progetto, opera degli architetti Mario Montalboddi e Michele De Angelis, prevede una serie di interventi coordinati che possono essere riassunti in due piani principali. Il primo riguarda appunto l’abbattimento delle barriere architettoniche con l’inserimento di due impianti di sollevamento, in vetro e profili leggeri di acciaio, rispettivamente posizionati in prossimità di viale Leopardi e in prossimità della scala sud di corso Cavour davanti a Palazzo Ugolini. L’eliminazione all’interno del percorso della galleria, di due scalinate, una in prossimità dell’ingresso dai giardini Diaz e l’altra lato viale Leopardi, l’inserimento di una rampa con pendenza entro i limiti di norma esterna al marciapiede di viale Leopardi che raccorda l’uscita su quel lato della galleria. L’eliminazione delle scalinate o la sostituzione con una rampa, non è possibile per l’accesso da corso Cavour dove lo spazio è estremamente limitato e la necessità di scavi o sbancamenti rende l’opera proibitiva senza alterare l’assetto attuale della viabilità. Il secondo gruppo di interventi riguarda la riqualificazione più generale di una infrastruttura urbana (il sottopasso pedonale) ormai datata e quindi avente necessità di una riconfigurazione estetica finalizzata anche a rendere attrattiva e quindi utilizzata la struttura del sottopasso stesso.

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