MACERATA «Bisogna capire se c’è la volontà politica di dare un futuro ai paesi del cratere, oppure no». Che per ripopolare le zone colpite dal sisma servano servizi e incentivi fiscali è un tema che mette tutti d’accordo, ma Federico Maccari, ceo de La Pasta di Camerino e vicepresidente di Confindustria Macerata, pone l’accento su una questione che è alla base del problema: la reale volontà di far rinascere quelle zone.
La posizione
«Abbiamo visto quanto è costato allo Stato il Superbonus, però poi non si trovano le risorse e le leve giuste per ridare slancio e vita vera al cratere. Se compariamo quanto sarebbe necessario per rendere i paesi del cratere attrattivi e competitivi rispetto alle manovre del governo ci accorgiamo che servirebbe una bassissima percentuale sul bilancio. Dunque è solo una scelta politica».
Le necessità
Maccari analizza poi le necessità degli imprenditori che, come lui, hanno deciso di restare e investire nel cratere: «Nel nostro caso - dice - la passione scavalca la ragione: dal 2016 a oggi abbiamo investito oltre 15 milioni in quest’area, nonostante le condizioni di logistica siano mancanti per un'azienda che produce per tutto il territorio italiano, conta 87 dipendenti per la maggior parte del posto e fa fatica a trovare la disponibilità delle risorse umane specializzate su un territorio ancora desolato che non ha prospettive di futuro. Nel nostro scenario bisogna cercare profili altamente qualificati in campo nazionale che poi è difficile accogliere in questi territori. È difficile convincerli a spostarsi con la famiglia pur pagandoli di più.