«Guadagno 100mila euro l'anno ma (con tasse e spese) in tasca me ne rimangono 20mila»

Nonostante ciò l'entusiasmo non manca. Non a tutti, però, perché negli ultimi mesi diversi autisti hanno dichiarato che il servizio di ride-hailing è diventato meno redditizio di un tempo

«Guadagno 100mila euro l'anno ma (con tasse e spese) in tasca me ne rimangono 20mila»- L'autista: lavoro anche 60 ore a settimana
«Guadagno 100mila euro l'anno ma (con tasse e spese) in tasca me ne rimangono 20mila»- L'autista: lavoro anche 60 ore a settimana
2 Minuti di Lettura
Lunedì 5 Febbraio 2024, 16:34

«Ho accumulato 660mila chilometri, di cui oltre il 90% percorsi lavorando come autista Uber. Lavoro dalle 50 alle 60 ore a settimana e ho completato oltre 26mila viaggi in 7 anni di lavoro».

La testimonianza è di Dean Ceran, un autista di 66 anni della Virginia (negli Usa), che ha specificato come per un guadagno lordo di 100mila euro nel 2023, al netto di spese e tasse, è riuscito ad intascare solo 20mila euro, riporta Business Insider

«I vantaggi - ha raccontato - sono i soldi che guadagno e le persone che incontro lungo il percorso. I contro sono il tempo necessario per tenere traccia di tutte le spese». Nonostante ciò, Ceran ha rivelato di continuare a trovare molto gratificante il suo lavoro. «Guidare per Uber è un bel modo per guadagnarsi da vivere», ha sottolineato l'autista. 

Come fare per diventare uno dei migliori guidatori dell'azienda? È molto importante accettare quasi tutte le corse, mantenere un tasso di accettazione del 99% e di ridurre al minimo i tempi morti tra una corsa e l'altra.

La strategia, ha spiegato, «consiste nel mantenere attiva l'app per ricevere continuamente richieste». 

Non tutti riescono però ad avere lo stesso entusiasmo. Negli ultimi mesi, diversi autisti hanno dichiarato che il servizio di ride-hailing (servizio che, tramite app o portale, mette in comunicazione utenti in cerca di un servizio di trasporto e autisti) è diventato meno redditizio di un tempo. Molti hanno attribuito questo declino all'aumento del numero di autisti e alle modifiche agli algoritmi aziendali che, a loro dire, hanno portato a una riduzione delle retribuzioni.

Per Dean Ceran c'è tempo anche per un piccolo aneddoto. Durante il suo primo anno di guida per Uber, nel 2016, è stato sorpreso dall'uragano Matthew mentre guidava a Norfolk, in Virginia. «Sono rimasto bloccato nell'acqua per un paio d'ore e siamo riusciti a liberare la macchina solo dopo 12 ore», ha raccontato l'autista.

© RIPRODUZIONE RISERVATA