Follia ad Ancona. «Portami in centro» ma sbaglia bus, si arrabbia e manda ko l'autista: condannato a un anno e mezzo

Ancona, «Portami in centro», ma sbaglia bus, si arrabbia e manda ko l'autista: condannato a un anno e mezzo
Ancona, «Portami in centro», ma sbaglia bus, si arrabbia e manda ko l'autista: condannato a un anno e mezzo
di Federica Serfilippi
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Martedì 12 Dicembre 2023, 04:15 - Ultimo aggiornamento: 12:14

ANCONA - Sale sul bus sbagliato, pretende di andare in centro poiché lo stava aspettando la fidanzata e, dopo aver ricevuto il diniego dell’autista, lo aggredisce e lo manda ko. Sono gli estremi accusatori che hanno fatto finire a processo un 25enne napoletano per i reati di lesioni personali, violenza e minaccia a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio. Ieri mattina, l’imputato è stato condannato dal giudice Lamberto Giusti: un anno e sei mesi di reclusione, pena sospesa. 

I fatti

L’aggressione fa riferimento al 3 aprile del 2019 ed era scattata su un bus riservato agli studenti, partito da Montemarciano e diretto al polo di Monte Dago. Quando era salito il 25enne, il mezzo era in sosta a Collemarino, lungo la Flaminia. Durante la scorsa udienza, a raccontare i fatti era stato l’autista stesso, 66enne dipendente della Conerobus. All’epoca gli mancavano pochi mesi per andare in pensione. 
«Ricordo che quando è salito aveva detto -, era già agitato, voleva che lo accompagnassi in centro, ma gli ho spiegato che quello non era il tragitto previsto: avrebbe dovuto prendere una circolare.

Più gli dicevo che non potevo accontentarlo, più perdeva la pazienza. Nel frattempo sono sceso, lui mi ha seguito, gli ho mostrato il display in cui c’era scritto che quella era una corsa riservata agli studenti diretti al polo di Monte Dago. Ma quando sono risalito a bordo perché era arrivata la coincidenza, sono stati colpito alle spalle, alla nuca. Sono caduto e ho quasi perso i sensi». Probabilmente, era stato colpito con una testata. Il 25enne avrebbe detto di voler andare in centro poiché lo stava aspettando la fidanzata. 

L’indagine

Il passeggero violento si era dato alla fuga per poi essere rintracciato quattro mesi dopo dalla polizia. L’autista era finito al pronto soccorso: due i giorni di malattia certificati dal personale medico. L’imputato, difeso dall’avvocato Alessandro Rocco, ha sempre rigettato le accuse.

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