Per lavoro faceva l'autista di ambulanze, ma la sua vera passione era la barca a vela. Voleva fare lo skipper nella vita e così ha cominciato a trascurare la sua principale attività e per lui sono cominciati i guai. Aveva abbandonato sirene e barelle per dedicarsi alle attività di mare, che son diventate la sua principale fonte di guadagno. Ma per cambiare la professione, sostiene la Procura della Corte dei conti, ha pensato di assentarsi per malattia dal suo impiego. Per un anno intero ha presentato certificati di malattia anche se in realtà ha gestito uscite a pagamento sulla sua barca ormeggiata a Trieste e partecipato a gare.
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Scoperto dall'Azienda per i Servizi sanitari di Trento, per la quale era stato assunto come autista, è stato segnalato i rappresentanti dell’accusa dei giudici contabili dello Stato.