Dottoressa della guardia medica uccisa in un agguato dopo il turno: stava tornando a casa col marito

Due persone hanno fatto fuoco contro l'auto dei coniugi, entrambi medici

Dottoressa della guardia medica uccisa in un agguato dopo il turno: stava tornando a casa col marito
Dottoressa della guardia medica uccisa in un agguato dopo il turno: stava tornando a casa col marito
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Sabato 18 Novembre 2023, 15:24 - Ultimo aggiornamento: 15:25

SANTA CRISTINA - Una dottoressa in servizio alla guardia medica è stata uccisa in un agguato a Santa Cristina in Aspromonte, nel Reggino. La vittima è Francesca Romeo, medico di 67 anni. La donna stava rientrando in auto, dopo avere finito il proprio turno, assieme al marito Antonio Napoli, anche lui medico, di 66 anni, che è rimasto ferito. 

L'agguato

Secondo quanto emerso, due persone nascoste nei terreni circostanti hanno fatto fuoco contro l'autovettura nei pressi di una curva a gomito sulla strada che collega Santa Cristina a Taurianova con un fucile da posizione frontale. I sicari hanno esploso i colpi contro il parabrezza dell'auto. Alla guida della vettura c'era Antonio Napoli, che ha fermato la corsa alcune decine di metri dopo il luogo dello sparo. Sul parabrezza è chiaramente visibile il foro lasciato dal proiettile. Al momento non è ancora chiaro se sia stata usata una cartuccia a pallini o a palla unica. Sul posto si trovano i tecnici della polizia scientifica che stanno facendo i rilievi per cercare di ricostruire la dinamica dell'agguato. 

Chi è la vittima

La vittima era originaria di Seminara, dove risiedeva con il marito, originario di Locri, anche lui medico e in servizio nel Csm di Palmi. L'uomo, secondo quanto si è appreso, e rimasto ferito di striscio ad un braccio. I due erano a bordo della loro auto. Sul luogo dell'agguato sono intervenuti anche gli investigatori della squadra mobile di Reggio Calabria che hanno eseguito i primi rilievi e stanno cercando di ricostruire la dinamica del fatto su cui è stata aperta un'inchiesta dalla Procura della Repubblica di Palmi. Gli investigatori stanno cercando di capire il contesto in cui è maturato il delitto. Dalle primissime ipotesi, tutte da verificare, sembrerebbe da escludersi l'ipotesi di una vicenda legata alla criminalità organizzata ma le indagini sono appena all'inizio. 

Quarto medico ucciso in Calabria

L'omicidio della dottoressa Francesca Romeo «è il quarto medico ucciso in Regione». Così Pasquale Veneziano, presidente dell'Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Raggio Calabria, in una nota della Fnomceo. «Siamo costernati e sconvolti per questo omicidio, per il ferimento del collega. Tutto riporta alla memoria altri assassinii che hanno funestato la nostra sanità. Non conosciamo - aggiunge - ancora il movente di questo atroce delitto, non sappiamo se sia o meno legato alla professione. Se così fosse, ancora una volta, non avremmo saputo proteggere una collega nell’esercizio della sua professione. Qualsiasi intervento - conclude - sulla sanità calabrese è inutile e disperato, se non viene garantita l’incolumità dei medici, la sicurezza sul lavoro». 

Il parere degli investigatori

L'obiettivo dell'agguato di stamattina a Santa Cristina d'Aspromonte era senza dubbio Francesca Romeo, la dottoressa uccisa mentre rientrava a casa dopo il turno prestato all'ambulatorio di guardia medica, insieme al marito Antonio Napoli. Stando a quanto trapela da ambienti investigativi alla luce dei rilievi svolti, infatti, la distanza da cui è stato sparato il colpo di fucile «non consentiva errori». Il colpo ha forato il parabrezza dal lato passeggero. Un secondo colpo è stato sparato di lato,sempre verso il passeggero. Intanto si è concluso l'interrogatorio del marito. Sull'esito del colloquio i pm mantengono massimo riserbo. 

 

Il giallo del movente

Un delitto al momento inspiegabile - «strano» come lo definisce un investigatore - quello della dottoressa Francesca Romeo, uccisa stamani in un agguato mentre, in auto col marito Antonio Napoli rimasto lievemente ferito, rientrava a casa dopo il turno alla guardia medica di Santa Cristina d'Aspromonte.

Chi conosce marito e moglie, che non avevano figli, parla di persone perbene, riservate.

Niente, dunque, che possa giustificare un agguato compiuto con modalità 'ndranghetiste ma che, secondo le prime ipotesi degli investigatori, non sarebbe legato alla criminalità organizzata.

I magistrati della Procura di Palmi diretta da Emanuele Crescenti e gli investigatori della Squadra mobile di Reggio Calabria e del Commissariato di Taurianova stanno adesso cercando di ricostruire la vita della dottoressa, le sue conoscenze, per cercare di dare un perché all'omicidio. Gli inquirenti hanno sentito stamani il marito nella speranza di avere da lui notizie utili per indirizzare le indagini verso una pista definita 

Le parole dell'ex commissario dell'Azienda sanitaria provinciale

È un fatto che ha sconvolto la comunità perché sia Franca Romeo che il dottore Napoli erano conosciuti come persone perbene e molto riservate». A dirlo lo scrittore Santo Gioffrè, ex commissario dell'Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria e medico ginecologo a Seminara, il paese d'origine di Francesca Romeo, la guardia medica di 67 anni uccisa stamattina a Santa Cristina d'Aspromonte mentre si trovava in auto con il marito Antonio Napoli, di 66 anni, anche lui medico dipendente dell'Asp reggina.

«Conoscevo Francesca - aggiunge Gioffrè - era una persona professionalmente preparata e disponibile così come il marito lo è altrettanto nel suo lavoro al centro di salute mentale di Palmi. La barbara uccisione di stamattina, dopo che Francesca ha finito il suo turno di lavoro, indica che sono ormai saltati i minimi principi di comunità civile. Uccidere un medico che nella sua natura ha il compito di aiutare le persone, significa che questa terra ha perso qualsiasi connotato di civiltà».

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