Mercato ittico di San Benedetto, guasto durante l’asta: pesce venduto a voce come 30 anni fa

Mercato ittico, guasto durante l’asta: pesce venduto a voce come 30 anni fa
Mercato ittico, guasto durante l’asta: pesce venduto a voce come 30 anni fa
di Alessandra Clementi
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Mercoledì 7 Febbraio 2024, 04:00 - Ultimo aggiornamento: 8 Febbraio, 07:20

SAN BENEDETTO Caos al Mercato ittico. Una notte da dimenticare quella tra lunedì e martedì scorso a seguito del blocco dei nastri dell’asta del pesce che ha costretto pescatori e commercianti a dare seguito a una valutazione del pescato a voce, tornando indietro di decenni e facendo registrare ritardi sulla partenza dei prodotti ittici destinati ai mercati fuori regione, soprattutto al Nord.

Lo stop

Alle 3.45 di ieri pescatori e commercianti si sono ritrovati, come ogni giorno, nella sala asta del mercato ittico dove si è constatato che l’intero impianto aveva problemi tecnici e quindi non sarebbe partito. Prima si è cercato di attendere sperando di superare le criticità dell’impianto ma dopo un’ora e mezza ci si è arresi e si è dato seguito a un’asta a voce come avveniva in passato. Cifre e prezzi si sono levati a gran voce e hanno riecheggiato per tutta la notte all’interno della sala d’asta assieme allo sconforto e alla rabbia degli stessi operatori. Intorno alle 4.30 è arrivata al mercato ittico anche la direttrice Manuelita Leli mentre veniva allertato il tecnico che è dovuto partire da Arezzo. Molti pescatori hanno preferito conservare il pesce in frigo sperando di portarli all’asta questa mattina.

La rabbia

«Non è possibile- tuona il commerciante ittico Lorenzo Marinangeli – che dopo aver speso centinaia di migliaia di euro questi apparecchi si rompano ma soprattutto che non si abbia un’assistenza celere. Affrontare un’asta a voce significa rallentare di molto il percorso del pesce e oggi è ancora più difficile avendo un numero di pescatori elevato. Non è la prima volta che accade; anche in passato ci siamo trovati nella stessa situazione. Pensavo che dopo i trascorsi ci fosse un piano B da poter mettere in pratica, invece ci siamo ritrovati da soli a dover affrontare tutto. Non ci sono giustificazioni, non è ammissibile soprattutto a fronte di una spesa di 350mila euro e i precedenti guasti. Deve essere garantito un operaio per tali riparazioni almeno dal martedì al venerdì nei giorni in cui si svolge l’asta. Questa mattina (ieri ndr) avevamo ben 29 barche alle prese con l’asta, il tutto a discapito della marineria che ha registrato ritardi sulle consegne».

Il bar chiuso

A tutta questa situazione si è aggiunta anche la chiusura del bar che ha abbassato per sempre la saracinesca proprio da lunedì notte, dopo che il Comune ha revocato la gestione e ora si dovrà attendere la realizzazione di un nuovo locale all’entrata del mercato ittico, lasciando così tutti gli operatori al freddo durante la notte.

La linea

Intanto nella giornata di ieri c’è stata una corsa ai ripari con la chiamata del tecnico e le analisi per individuarne le cause precise, tuttavia è stato escluso che, come in passato, il disservizio sia stato causato da un problema di connessione. Dopo ripetuti tentativi la linea d’asta è stata riattivata attraverso un intervento da remoto intorno a mezzogiorno permettendo ai nastri di ripartire. Al fine di individuare i motivi del malfunzionamento e impedire che siano causa di ulteriori disagi, già nella prossima sessione di asta sarà presente in sede un ingegnere della ditta fornitrice che presterà assistenza e supervisionerà l’impiego della linea d’asta, pronto a intervenire insieme al personale comunale in caso di ulteriori malfunzionamenti.