San Benedetto, sanitari in ambulanza aggrediti nella notte: calci, bottiglie e pietre contro il mezzo. L'Ugl: «Confronto con la Regione»

San Benedetto, sanitari in ambulanza aggrediti nella notte: calci, bottiglie e pietre contro il mezzo. L'Ugl: «Confronto con la Regione»
San Benedetto, sanitari in ambulanza aggrediti nella notte: calci, bottiglie e pietre contro il mezzo. L'Ugl: «Confronto con la Regione»
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Lunedì 29 Aprile 2024, 11:56 - Ultimo aggiornamento: 19:52

SAN BENEDETTO - L'ambulanza era intervenuta a San Benedetto la notte scorsa per soccorrere una persona riversa a terra. A bordo dell'unità del 118 c'erano il medico, l'infermiere e l'autista appartenenti alla Ast5: all'arrivo del mezzo i sanitari sono stati affrontati da un gurppo di stranieri che prima ha lanciato una bottiglia di birra contro l'ambulanza, sfondando il parabrezza, poi  i ragazzi hanno iniziato a colpire il mezzo con i calci e lanciando una pietra.

Sanitari in ambulanza aggrediti nella notte: calci, bottiglie e pietre contro il mezzo

«Solo l'arrivo delle forze dell'ordine ha evitato il peggio - commenta Fabrizio Fabbri, responsabile della comunicazione Ugl Salute -. Quello che ormai commentiamo quotidianamente è un bollettino di guerra e condanniamo questa ennesima aggressione esprimendo la solidarietà dell’Intera Ugl Salute per gli operatori sanitari vittime di questo vile e indegno atto.

Solo la loro esperienza ha evitato conseguenze tragiche. Chiediamo alla Regione Marche l’istituzione di un tavolo di confronto per trovare con la massima urgenza soluzioni utili».

Abbruzzese (Lega): «Aggressione meschina»

“Ancora una volta ci troviamo a raccontare di una meschina aggressione al nostro personale sanitario – dice Mario Abbruzzese, candidato nel gruppo Lega per il Centro Italia alle elezioni europee dell’8 e 9 giugno prossimo – Questa notte a San Benedetto del Tronto l’equipaggio dell’unità del 118 composta da medico, infermiere ed autista appartenenti all‘AST5 della Regione Marche. L’ambulanza in questione era stata chiamata poco dopo la mezzanotte per un intervento su una persona riversa a terra. Al loro arrivo sono stati affrontati da un gruppo di cittadini stranieri che ha lanciato una bottiglia di birra contro il mezzo, sfondando il parabrezza. Il gruppo si è poi scagliato sull’ambulanza colpendola a calci e con pietre. Solo l’arrivo delle forze dell’ordine ha evitato il peggio. Queste sono episodi inaccettabili. Non possiamo più transigere con queste persone meschine che attaccano chi sta mettendo al servizio della comunità la propria professione. Oggi, con ancora più forza, dobbiamo difendere la sanità pubblica e soprattutto chi lavora per la nostra salute. Chi lavora per curare le persone non può rischiare la vita a causa di queste persone pericolose e fuori controllo. Bene le azioni del governo per potenziare i presidi di sicurezza nei nostri ospedali, ma quanto accaduto a San Benedetto dimostra quanta strada dobbiamo fare per restituire ai nostri cittadini e ai nostri lavoratori un senso di sicurezza e di legalità. Gli operatori sanitari, medici e tutto il personale nel settore devono sentirsi orgogliosi di indossare il camice, non possono essere il bersaglio di questi malviventi» conclude Mario Abbruzzese.

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