SAN BENEDETTO - Il piromane che ha provocato l’incendio alla Sentina il 14 gennaio 2022 è stato condannato ed è ora detenuto nel carcere di Marino del Tronto. Questo è stato possibile grazie alla testimonianza di un cittadino sambenedettese, noto attivista ambientale, Roberto Cameli, che è riuscito anche a girare un video dove il volto del piromane, 45 anni residente a Grottammare, si vedeva chiaramente.
«Io stavo passeggiando alla Sentina, era il periodo dei fenicotteri rosa ed era pieno di gente per vederli – racconta Cameli -.
Le fiamme e i punti di innesco
Le fiamme avevano interessato vari punti della vegetazione in un’ampia area vegetativa all’interno della zona protetta della riserva Sentina, e avevano impegnato varie squadre dei vigili del fuoco, mentre la polizia aveva subito ha individuato i punti di innesco e nelle ore successive al rogo aveva individuato e arrestato un quarantacinquenne di Grottammare sospettato di aver appiccato il fuoco, arresto poi convalidato dal Gip. Il sindaco Antonio Spazzafumo aveva seguito costantemente la vicenda, e aveva assicurato che il comune di San Benedetto si sarebbe costituito parte civile nei confronti del responsabile.
Cameli, appena avuta la notizia della condanna, ha subito postato sulla sua pagina social la notizia: «Ho fermato il piromane prendendolo sul fatto e grazie al mio pronto intervento nel giro di poco più di un’ora lui era tratto in arresto e l’incendio domato e spento. Prendiamoci cura del bene comune, difendiamo la natura». La notizia ha subito acceso la curiosità dei cittadini rivieraschi, che hanno mostrato la soddisfazione per la condanna data all’uomo.