Ora di religione, la svolta della Diocesi di Senigallia: «Nell'insegnamento approccio laico per valorizzare la diversità»

Ora di religione, la svolta della Diocesi di Senigallia: «Nell'insegnamento approccio laico per valorizzare la diversità»
Ora di religione, la svolta della Diocesi di Senigallia: «Nell'insegnamento approccio laico per valorizzare la diversità»
di Sabrina Marinelli
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Giovedì 30 Novembre 2023, 01:40 - Ultimo aggiornamento: 12:20
SENIGALLIA La Diocesi di Senigallia ripensa l’ora di religione cattolica in classe, annunciando la sperimentazione di una nuova formula, incentrata sul valore laico della spiritualità. Stare al passo con i tempi, leggere il contesto in cui si vive, osare il cambiamento, sono gli ingredienti di un percorso che sta per partire nelle scuole del territorio in merito all’insegnamento della religione cattolica.  


I valori 


«La trascendenza e la spiritualità sono valori eminentemente laici – dichiara Franco Manenti, vescovo di Senigallia - ma l’era digitale in cui tutti siamo immersi rischia di trascinarci verso un diffuso materialismo e, questo, nonostante la società sia sempre più plurale dal punto di vista delle appartenenze religiose. I giovani hanno sete di spiritualità ma, non trovando interlocutori che la sostengano, questa sete a volte sfocia in disagi, dipendenze e, in casi estremi, in radicalizzazioni. La sfida quindi riguarda tutti. Abbiamo bisogno di una nuova prospettiva umanistica – prosegue - e crediamo che l’ora di religione a scuola sia un’occasione preziosa per promuoverla».

La via del dialogo

La via del dialogo e della valorizzazione delle diversità è apparsa alla Diocesi l’unica percorribile per tentare di costruire un futuro di pace e di giustizia. Da queste considerazioni è nata l’idea di nuovo approccio all’insegnamento della religione cattolica, condividendo esperienze didattiche già avviate da anni e coinvolgendo tutte le famiglie, per uscire dallo stereotipo ancora diffuso tra molti genitori che sia un’ora di catechesi.

Ciò negli anni, data la facoltà di ogni famiglia di avvalersi o meno dell’insegnamento della religione cattolica, ha determinato la suddivisione dei gruppi classe, a partire dalla fede d’appartenenza o dalla silenziosa “protesta”. In realtà gli insegnanti, al di là delle definizioni e dei pregiudizi, offrono ai bambini e ai ragazzi uno spazio di conoscenza delle principali religioni, di dialogo tra esse, di scoperta dei numerosi elementi di contatto ma, soprattutto, una grande opportunità di esprimere le proprie domande esistenziali comuni ad ogni persona e dare spazio a quell’anelito di spiritualità tipico di ogni adolescente.

Unire e non dividere

La Diocesi di Senigallia vuole unire e non dividere, come avviene ormai da tanti anni tra chi frequenta l’ora di religione e chi no. Un’apertura al dialogo con un’impostazione più laica della spiritualità, che appartiene a tutti, indipendentemente dal credo che si professa o che qualcuno potrebbe anche non avere. Così, in collaborazione con tutti i dirigenti scolastici del territorio, ha organizzato un incontro pubblico di ascolto e di confronto, rivolto in particolare ai genitori, con la partecipazione di Filippo Binini, docente e autore di testi di insegnamento della religione cattolica, Asmae Dachan, giornalista e Simone Ceresoni, dirigente scolastico. Sarà l’occasione per parlare di un progetto di sperimentazione didattica dell’insegnamento della religione cattolica e verrà inoltre distribuito materiale illustrativo in diverse lingue, che sarà poi consegnato a tutte le scuole. Si svolgerà all’Auditorium San Rocco sabato alle 17.30.

 

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