La variante Delta fa paura: maxischermi vietati per la finale degli Europei. Almeno in tutte le piazze e i luoghi pubblici del Viterbese. E non c’è stato nemmeno bisogno di un’ordinanza ad hoc del prefetto Giovanni Bruno, come invece avvenuto in altre città italiane dove sono state annullate tutte le autorizzazioni concesse.
Nella Tuscia è bastato ricordare che nessun Comune si è adeguato alle normativa introdotta in tempo di Covid, secondo la quale occorre chiedere una specifica Scia e presentare un piano per la sicurezza corredato dalla presenza di steward. Durante la riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza di ieri mattina, il rappresentante locale del Governo ha ribadito che all’apposita commissione provinciale di vigilanza non è arrivata alcuna richiesta, se non dell’ultima ora. Pertanto, nessuna autorizzazione a vedere la partita in piazza.
Per domani sera saranno rafforzati i controlli sul territorio da parte delle forze dell’ordine e qualora qualcuno, nonostante il divieto, montasse un maxischermo in luogo pubblico scatterebbe la multa. Diverso, invece, il discorso per i pubblici esercenti: in questo caso, sarà compito dei titolari controllare che non ci siano assembramenti e occasioni a rischio contagio. Due le condizioni perché in bar e ristoranti si possa vede la partita: gli schermi dovranno essere orientati verso l’interno (in caso fossero visibili da spazi pubblici, qualcuno potrebbe fermarsi a seguire il match generando una situazione potenzialmente pericolosa per la diffusione del virus); potranno assistere solo i clienti seduti e che consumano.
A inasprire il clima di preoccupazione per i contagi, la notizia che arriva da Castiglione in Teverina dove ieri si sono registrati 4 nuovi casi di coronavirus.
Ma intanto la Asl, come sta ormai facendo da settimane, tratta il focolaio come se fosse da variante Delta: capillare azione di contact tracing per rintracciare i contatti a rischio e applicazione ferrea della quarantena con obbligo di tampone negativo al 21esimo giorno per poter uscire dall’isolamento. Questa mattina, inoltre, i campioni dei quattro verranno spediti all’Istituto Spallanzani di Roma che li analizzerà per accertare la presenza o meno della mutazione del virus al momento più temuta.
Sempre ieri, un nuovo negativizzato a Bolsena. Al momento, quindi, in provincia restano 18 positivi, tutti in convalescenza a casa.