Loccioni, se i giovani arrivano nelle Marche (anziché andare via) per lavorare

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Nel 1968, Enrico Loccioni e Graziella Rebichini fondano l'impresa marchigiana, immaginandola come un modello di impresa civile, orientata ai valori della fiducia, dell'amicizia e della bellezza. Marzo è il mese dedicato all'impronta culturale di Graziella. Attraverso un calendario di eventi pensati per i collaboratori, le loro famiglie, i clienti, gli amici e tutta la comunità di lavoro "che chiamiamo famiglia allargata, rafforziamo i valori che sono alla base della nostra identità".

Ragazze e ragazzi che, in controtendenza, arrivano nell'azienda marchigiana da ogni parte del mondo per lavorare in Loccioni. “Un erasmus del lavoro che proponiamo ai giovani neolaureati e neodiplomati che entrano in impresa – spiega Claudio Loccioni -. Nei 36 mesi del percorso DOC, dove completano la formazione accademica con lo sviluppo del proprio potenziale, il lavoro in squadra e la pratica sul campo, c'è anche la possibilità di periodi di lavoro all'estero per gli italiani, in Italia nelle Marche per gli stranieri”. Da oltre 50 anni Loccioni studia e progetta alta tecnologia per la misura e il controllo per il miglioramento della qualità, dell' efficienza e della sostenibilità di prodotti, processi ed edifici, lavorando con i migliori del mondo da Bosch a General Electric.