PERUGIA - C'era tanto Perugia nella vita, non solo di calciatore, di Rossi. Plabito ha giocato con i grifoni nella stagione 1979-80, 28 presenze e tredici gol, uno anche alla sua Juve sotto la curva Sud sfuggendo a Cuccureddu. Un colpo di mercato, quello di Franco D'Attoma, che fece epoca. Una stagione anche tribolata che lo portò alla squalifica per il presunto calcio scommesse da cui uscì pulito dal punto di vista penale e la rivincita fu il Mundial spagnolo. Ma Rossi aveva Perugia nel cuore perché aveva trovato la felcità con Federica Cappelletti, giornalista perugina che aveva sposato e da cui aveva avuto due figlie. E proprio la moglie ha annunciato, nella notte la morte, di Plabito. A Perugia, era maggio 2019, in tanti si gustarono la mostra di Plabito sulla sua incredibile carriera. Mostra allestita con cimeli e video alla Rocca Paolina. Un'occasione di inconto con tanti amici e tifosi che Paolo Rossi ha avuto sempre nella sua Perugia. Nella città che con lui ha sognato prima delle notti Mundial.
I RICORDI E IL DOLORE
«La testimonianza del Presidente della Provincia, Luciano Bacchetta:
Che triste notizia nel cuore della notte: Paolo Rossi, “Pablito” ci ha lasciati.
CIAO PAOLO
"Ciao Paolo" campeggia sul sito del perugia. Con una foto di Rossi al museo del Grifo con alle spalle tutti i grifoni azzurri e una delle sue esultanze a Spagna 82. «AC Perugia Calcio -scrive il Perugia-si unisce al cordoglio di tutto il mondo del calcio per la scomparsa di Paolo Rossi, campione del mondo a Spagna ’82 e giocatore del Perugia nella stagione 1979-1980».
«ADDIO, INDIMENTICABILE CAMPIONE»
L’omaggio del Comune di Perugia a Pablito. Una triste notizia ci ha colti, questa mattina al risveglio: la scomparsa di Paolo Rossi per un male incurabile. Ognuno di noi ha di lui il ricordo della sua grandezza sui campi di calcio, soprattutto in quell’indimenticabile mondiale del 1982 che proprio Paolo Rossi contribuì a far vincere alla nostra Nazionale. Un grande calciatore, che era particolarmente legato alla nostra città. Non solo perché aveva giocato nel Perugia, nella stagione 1979/80, ma perché aveva sposato una nostra concittadina, la giornalista Federica Cappelletti. Proprio grazie a lei Perugia ha avuto modo di conoscere e apprezzare la grande umanità di Pablito, la sua semplicità, il suo sorriso sincero. Non possiamo non ricordare la grande festa che rappresentò per la città l’inaugurazione, quasi due anni fa, della mostra “Pablito, Great Italian Emotions”, allestita alla Rocca Paolina, che celebrava la carriera calcistica dell’attaccante della Nazionale azzurra, dai suoi esordi fino ai successi in squadre come Juve, Lanerossi Vicenza, Milan e Verona, oltre naturalmente al Perugia. «In quell’occasione - scrive in una nota l’amministrazione comunale - Paolo Rossi disse che Perugia era la sua casa. Oggi, tutta la città si stringe intorno a Federica e alle figlie, in un abbraccio che vuole essere attestazione di stima non solo per il grande calciatore, ma per l’uomo cordiale e umile nonostante tutto che Paolo Rossi era rimasto. L’amministrazione comunale, non appena sarà possibile, intende ricordare in maniera concreta, il legame stretto che legava Paolo Rossi a Perugia».
«Ha scritto pagine indimenticabili»
«La scomparsa di Paolo Rossi è una triste notizia per il mondo dello sport e per l’Umbria». È il commento dell'assessore regionale allo sport e alla cultura, Paola Agabiti. «Con le sue gesta, in nazionale così come con la maglia del Perugia, Rossi ha scritto pagine indimenticabili. Momenti che resteranno per sempre nella memoria collettiva di una nazione alla quale ha regalato gioia e successi. Alla famiglia e a tutti i suoi cari le più sincere condoglianze», conclude l'assessore.