La Vis Pesaro guarda avanti: ecco il promettente baby Maccioni

La Vis Pesaro guarda avanti: ecco il promettente baby Maccioni
La Vis Pesaro guarda avanti: ecco il promettente baby Maccioni
di Emanuele Lucarini
4 Minuti di Lettura
Domenica 16 Luglio 2023, 06:10 - Ultimo aggiornamento: 12:09

PESARO Maccioni 2024. Al ritmo di un’ufficializzazione al giorno, all’ombra della Palla di Pomodoro ieri è arrivata la notizia della sottoscrizione del primo contratto da pro di un centrocampista 19enne andato a farsi le ossa altrove dopo essere cresciuto nella «cantera» biancorossa.

 
La nota


«La Vis Pesaro 1898 - inizia il comunicato diramato dall’ufficio stampa biancorosso in mattinata - è lieta di comunicare di aver tesserato nel suo primo anno da professionista, fino al 30 giugno 2024, Matteo Maccioni, centrocampista classe 2004. Il ragazzo, proveniente dal settore giovanile biancorosso, ha vissuto un anno in prestito al Barletta, in Serie D, dove ha collezionato ben 29 presenze con 3 gol e 2 assist».

E ancora, a specificare un’inversione di tendenza netta rispetto a quanto accadeva fino a qualche anno fa quando i talenti autoctoni erano costretti a emigrare altrove, a Cesena in primis ma non solo: «Matteo Maccioni è arrivato dalla Sardegna pur di crescere nel settore giovanile della Vis Pesaro, beneficiando della qualità dei nostri tecnici ed è un esempio per tanti giovani come lui che vorrebbero vestire la maglia biancorossa. Da parte sua tanto impegno e dedizione. Ora torna finalmente a Pesaro in prima squadra. Bentornato e complimenti Matteo».


Terza ufficialità


L’ufficialità che Matteo Maccioni è la terza recente dopo quelle dei rinnovi con gli esperti Mirko Valdifiori e Denis Tonucci. Proprio da loro, ma pure dagli altri over in rosa, l’esterno destro non ancora 20enne dovrà carpire segreti e accogliere preziosi consigli per farsi trovare pronto alla prima esperienza professionistica della sua breve carriera. Essere reduce da un’annata in prima squadra in Interregionale, tra l’altro al sud, in una piazza che trasuda passione e seguito come Barletta, è sicuramente un bel punto di partenza per un rapido inserimento in una Vis che sarà globalmente squadra giovane, ancor più giovane di quanto già non fosse quella passata che, pur col fiatone, è riuscita a salvare senza dover passare dall’appendice scivolosa dei playout.


Club giovanile di 3° livello


Maccioni, si diceva, è cresciuto nel vivaio biancorosso, lo stesso che ha appena ricevuto un importante riconoscimento. «Con il comunicato numero 240 del 7 luglio 2023, il Settore giovanile scolastico della Figc ha certificato la Vis Pesaro 1898 come club giovanile di 3° livello per la stagione sportiva 2022-2023 - il comunicato apparso sul sito societario dei pesaresi che dà menzione da quanto deciso dalla Federazione dopo un controllo basato sul Sistema di qualità dei club - Questo importante riconoscimento fa parte del percorso di formazione intrapreso da qualche anno dalla nostra società, nell’ottica di migliorare il servizio offerto ai ragazzi e ragazze, e dei nostri tecnici e collaboratori che ogni giorno lavorano con passione per i giovani.

Lo sport è una delle agenzie educative che insieme a famiglia e scuola fanno parte del percorso di crescita dei ragazzi e delle ragazze, quindi è nostro dovere aggiornarci continuamente su tutte le tematiche che circondano il mondo dello sviluppo giovanile. A tutte le componenti va un sentito ringraziamento per aver contribuito all’ottenimento del riconoscimento».


Si guarda al futuro
Chissà che dal club giovanile di 3° livello (che un tempo si chiamava élite) vissino, secondo per importante solo a quelle società che possono fregiarsi di essere state inserite nel 4°, non escano a breve altri giocatori pronti per la prima squadra. E’ l’intento della società presieduta da Mauro Bosco che guarda all’oggi, ma soprattutto al domani, con la realizzazione dell’impianto sportivo di Villa Fastiggi - denominato V. Park, in attesa dell’affiancamento di un «title sponsor» - ma pure con la nomina di una figura qualificata come Stefano Falghera, che curerà i rapporti con le altre società del territorio sviluppando tutto il tema delle affiliazioni. Tutto ciò in nome di una sostenibilità quanto mai necessaria in un torneo come la Serie C dove praticamente non esistono i diritti tv e dove tutto è demandato a società che possono contare solo sugli introiti da stadio e su eventuali sponsor esterni.

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