Cavani viene sostituito, litiga con Blanc
e pensa all’addio: "Qui gioco da esterno"

Cavani viene sostituito, litiga con Blanc e pensa all’addio: "Qui gioco da esterno"
di Benedetto Saccà
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Lunedì 6 Aprile 2015, 14:22 - Ultimo aggiornamento: 14:23
PARIGI - Vinto un intenso «Clasico» con il Marsiglia e riconquistata la vetta della Ligue 1, il Paris Saint-Germain vive ore sorprendentemente agitate. Già, perché nel grande mare di internet brucia veloce la polemica accesa al Velodrome da Edinson Cavani. L’allenatore Laurent Blanc lo ha esentato dopo un’ora per inserire Lavezzi e l’uruguaiano ha aperto il rubinetto della rabbia. Rimprovero pubblico al tecnico al momento dell’uscita, scambio di vedute per così dire acceso e continui ripensamenti in panchina durante l’ultima fetta della partita.



Poi, giusto per intendersi, i parigini hanno piegato il Marsiglia di Bielsa in doppia rimonta, replicando con Matuidi, Marquinhos e con un’autorete di Morel alla doppietta di Gignac (3-2). Alla felicità dovuta al successo si è però abbinato il rammarico per gli infortuni rimediati da Thiago Motta e David Luiz. Di certo si sa ancora poco: e da verificare resta ancora molto. Per non perdere la confidenza con eventi straordinari, va ricordato che all’arrivo a Marsiglia il pullman del Psg è stato accolto da un lancio di variegati oggetti, sassi e addirittura palline da golf. Una pioggia marsigliese imprevista e, francamente, deprecabile. Per fortuna, un vetro sbriciolato e nulla di più.



Ma, riportando lo sguardo al caso legato a Cavani, bisogna sottolineare che il gesto litigioso ha prodotto – è ovvio – un’infinità di ipotesi, di congetture e di scenari. Tanto più che ieri la sostituzione l’avrebbe meritata più un grigio Ibrahimovic che Cavani. «In effetti ero stanco», ha riconosciuto Ibra. E, allora, ecco delinearsi lo scenario: Blanc non stima particolarmente Cavani, gli riserva ruoli di secondo piano sotto il profilo tattico, dirottandolo a destra o a sinistra, e insomma non si incatenerebbe alla Torre Eiffel se Edinson lasciasse la squadra parigina durante l’estate. Mezza Europa, del resto, sarebbe pronta ad accoglierlo.



Non è un caso che prima della gara, ieri, Cavani avesse parlato con una certa chiarezza del proprio presente e, soprattutto, del proprio futuro. «A Parigi sto bene ma nel calcio non sai mai cosa può accadere. Quando firmai per il Psg, credevo di fare l’attaccante mentre ora gioco da esterno», ha spiegato. Il camminare del tempo ci dirà.
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