Alessandro Ragaini in visita al Corriere Adriatico. L'astro nascente del nuoto pronto per Parigi 2024: «Vi racconto il mio sogno olimpico» LA VIDEO-INTERVISTA

Alessandro Ragaini in visita al Corriere Adriatico. L'astro nascente del nuoto pronto per Parigi 2024: «Vi racconto il mio sogno olimpico»
Alessandro Ragaini in visita al Corriere Adriatico. L'astro nascente del nuoto pronto per Parigi 2024: «Vi racconto il mio sogno olimpico»
di Peppe Gallozzi
3 Minuti di Lettura
Giovedì 4 Aprile 2024, 02:35 - Ultimo aggiornamento: 5 Aprile, 09:26

Appena 17 anni. 1:45.83 nei 200 metri stile libero negli Assoluti di Riccione. La qualificazione alle Olimpiadi di Parigi. È tutto vero, Alessandro Ragaini sta sognando a occhi aperti. Anzi, probabilmente, sarà lui a far sognare ancora tifosi e appassionati. Classe 2006 di Castelplanio, doppio tesseramento con i Carabinieri e la SSD Team Marche, specialità nei 200 stile e nei 4x200. Le premesse per puntare in alto, dopo aver raggiunto la massima competizione in assoluto, ci sono tutte. 

Godersi il momento

Ragaini e il suo tecnico Andrea Cavalletti (senigalliese della SSD Team Marche con un importante passato nel nuoto nazionale) sono stati ospiti nella redazione centrale del Corriere Adriatico ad Ancona raccontando verità e aneddoti della loro avventura. Dalle Marche fino alla Tour Eiffel a cinque cerchi: «A 17 anni (ne farà 18 il 2 agosto) pensare di partecipare alle Olimpiadi è qualcosa di speciale - ha esordito l’enfant prodige marchigiano - Dentro di me sono quello di sempre, aspettative particolari non c’erano. Mi godo il momento e provo a divertirmi. La ribalta mediatica e i complimenti? Mi hanno fatto piacere». Guai, tuttavia, a fare voli pindarici: «Sentirsi arrivati sarebbe un errore. L’Olimpiade è un punto di partenza poi, se dovesse arrivare addirittura un podio, non saprei. Magari, dico io (risata generale, ndr)».

Passione, pizza e pochi social

Una passione, quella del nuoto, che scatta subito: «A cinque anni. Amore a prima vista. Non ho idoli in questo mondo, tutti i compagni più grandi con maggior esperienza sono il mio riferimento. Aneddoti? Fuori dall’acqua cerco di stare con gli amici mentre il sabato sera, una sorta di giorno libero, mi concedo una pizza». Il discorso scivola poi sui social, tema molto in voga tra i giovani: «Ne faccio un uso molto limitato, per scelta.

Massimo due o tre ore al giorno. Non sono un amante di film e serie tv, la sera ne approfitto per riposare. Giusto un po’ di playstation». Sul viaggio dei sogni, infine: «Lo stiamo organizzando, dopo le Olimpiadi. Non abbiamo una meta preferita, ne stiamo vagliando alcune, ma so già che sarà bello. Una vacanza ci vuole dopo un anno ricco di emozioni».

«Alessandro è pronto»

Coach Cavalletti, più da fratello maggiore (compirà 40 anni il prossimo 15 aprile) che da allenatore, non ha dubbi sull’ulteriore esplosione del suo campioncino: «È migliorato nel tempo con dei margini enormi da poter colmare. Lavoriamo insieme dal post lockdown, precisamente dal settembre 2020, affrontando le prime competizioni con la Nazionale dal 2022. Poi gli Assoluti di Riccione: speravamo in un bel tempo, sono arrivate le Olimpiadi. Non potevamo chiedere di meglio». La crescita di Ragaini passa da una ricetta chiara e semplice. Senza bisogno di interpretazioni: «Alessandro è pronto, ha tutte le carte per giocarsi partite importanti. Dobbiamo aspettarlo, farlo crescere e sbagliare senza accelerare le tappe. Il percorso è ancora da scoprire, ha aumentato la massa muscolare e sperimentato un grande spirito di sacrificio. Si allena tutti i giorni, in avvicinamento alle gare anche in doppia seduta. In tutto questo c’è la scuola che non deve mai essere trascurata. Si merita il meglio, è un ragazzo eccezionale».

L’intervista video su Youtube

<iframe width="560" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/FDLbWxQsofI?si=w1Gz_6wjw3ZHNNcs" title="YouTube video player" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture; web-share" referrerpolicy="strict-origin-when-cross-origin" allowfullscreen></iframe>

© RIPRODUZIONE RISERVATA