Secondo José Mourinho, parlare sempre di Zaniolo è esagerato, «un’ossessione». Quando scatta la domanda su Nicolò, José si alza in piedi e mostra un bigliettino, con scritto “Zaniolo, seconda domanda”.
«Lo sapevo, tutto previsto, tutto scritto». Scherza, gioca, il portoghese: Nicolò per lui è un problema nostro, non suo o della Roma. Il fatto è che succede tutto a questo ragazzo, che torna dalla Nazionale riferendo a tecnico e medici di un problema al flessore e quindi non rendendosi disponibile per la trasferta di Genova contro la Sampdoria (oggi, calcio d'inizio alle 18). Tradotto: non si allena per tre giorni, quindi non gioca.
Tutto semplice, «non c’è storia», dice Mou, ma la situazione è al limite.
La speranza dello Special, come detto, è di rivedere oggi la stessa Roma che ha battuto la Lazio. Perché da qui alla fine serve il meglio per arrivare più avanti possibile. «Quinti o ottavi è drammaticamente differente», specifica il tecnico giallorosso.
PROVA DEL NOVE E SPINAZZOLA
La prova di Marassi è interessante anche per capire a che punto sia il grado di maturità della Roma, che in passato, dopo grandi prestazioni (vedi Bergamo), è caduta senza mai trovare continuità. E forse con questo si spiega la classifica non all’altezza della fama di Mourinho. C’è da lavorare, insomma. «A volte un pareggio non è un disastro, a volte è conseguenza di un avversario difficile che gioca per “rubare” punti. Può succedere a una squadra che non ha ancora una mentalità. Quando sei abituato a questa mentalità capisci che ogni partita e ogni punto è importante e se hai un calo di concentrazione perdi terreno. Ne abbiamo parlato con la squadra, ora l’unico derby che interessa è quello della prossima stagione. La partita con la Lazio fa parte del passato, dobbiamo solo concentrarci sulla Sampdoria e a quel bellissimo stadio, alle difficoltà e a un allenatore bravo come Giampaolo, una squadra bella che ha ancora bisogno di punti per stare tranquilla. E se vogliamo vincere la partita non è la piazza e l’avversario dove possiamo andare sotto il nostro potenziale. Dobbiamo giocare davvero bene se vogliamo vincere». Contro la Samp mancherà anche Veretout, recuperati in extremis Felix e Viña, rientrati solo venerdì dagli impegni con le rispettive nazionali. A proposito di Nazionale: perchè il calcio italiano non è più competitivo? «Ho una mia opinione ma non la dico, è una questione di etica». Mancini è l’unico non al meglio, se non dovesse giocare, pronto Kumbulla. Parole dolci, infine, per Spinazzola, che Mou conta di recuperare presto. «Le notizie sono positive, ma da troppi mesi non si allena con la squadra, comincerà a lavorare con noi a breve, in maniera progressiva. Sono tutti contenti, ma stiamo tranquilli. Non possiamo o vogliamo dire che abbiamo in testa quando tornerà. Il giocatore è super felice, questa è la cosa più importante».