Alla fine sì, è uno Special-ista. E la Roma ne ha fortemente bisogno, perché la Coppa Italia manca dal 2008. Lui, Mou, di trofei nazionali se ne intende. Nel suo palmares non solo le grandi coppe, Champions (due, una con l’Inter e una con il Porto), Europa League (due, una con il Porto e una con il Manchester United), oppure gli scudetti in campionati importanti (otto in quattro tornei diversi), dal Portogallo all’Italia, ci sono pure le coppe nazionali. Che lo Special ha vinto in ogni Paese che lo ha ospitato: Portogallo, Inghilterra, Italia e Spagna. Un en plein. Stasera comincia l’avventura della Roma in Coppa Italia, un trofeo che da queste parti ha sempre avuto un significato particolare: ha segnato la rinascita della Roma negli anni ‘80 e ha dato dignità al club di Sensi con l’avvento di Spalletti nel quadriennio 2005-2009. La Coppa Italia vinta da Mourinho nel 2010 è stata proprio contro la Roma.
CRITICHE INGLESI
In un’annata come questa, nella quale sperare in uno scudetto o nella zona Champions - come ai vecchi tempi - è complicato, José si aggrappa alla Coppa di scorta. Si parte contro il Lecce, all’Olimpico, davanti a pochi intimi, circa 5000, una squadra che i giallorossi non vedono in questa competizione dal 1982. Il portoghese ha cominciato in Portogallo la sua collezione di coppe nazionali. Parliamo del 2002-2003, il successo della Taça de Portugal - in finale, 1-0, contro l’União Leiria - completa un’annata eccezionale, avendo vinto anche il titolo nazionale: l’anno successivo, lo Special vincerà la Champions, sempre con il Porto. Erano gli inizi, già si capiva quale sarebbe stato il destino di Mourinho. Da predestinato. E poi, ha mantenuto le attese. Il salto nella Premier è stato accompagnato dalla stessa stella. Lì, di Domestic cups ne ha vinte cinque, così suddivise: una coppa d’Inghilterra, l’FA Cup (con il Chelsea), la nostra Coppa Italia, e quattro Coppe di Lega (tre con i Blues e una con lo United), eguagliando il record di Alex Ferguson e Pep Guardiola.
LE SCELTE E IL TURNOVER
Stasera manderà in campo una formazione vicina a quella titolare (ieri in sala video, studiata attentamente la formazione di Baroni), con i rientri di Cristante e Ibanez (Mancini è squalificato, Rui Partricio acciaccato, pronto Fuzato). Rivedremo anche Karsdorp a destra e uno tra Viña e Maitland-Niles a sinistra. Recuperato El Shaarawy, che si dividerà il posto di esterno sinistro con Felix. Così come Zaniolo con Mkhitaryan, un altro specialista delle coppe Nazionali (ne ha vinte 5). A seguire, Rui Patricio 4, Maitland-Niles e Sergio Oliveira 3.