Il giocatore ideale che possa sostituire Wijnaldum non esiste. O meglio, esiste ma non ha un costo accessibile per la Roma. Ecco, dunque, che i giallorossi dovranno cercare un calciatore che si avvicini per caratteristiche all’olandese e interpreti il ruolo nel migliore dei modi quando ce ne sarà necessità. A Mourinho serve un centrocampista di contenimento, abituato a giocare con la difesa a tre e che all’occorrenza sia in grado anche di inserirsi per dare profondità. Un profilo che si avvicini è quello di Adrien Tameze del Verona, classe ’94. Si tratta di un mediano con una buona fisicità, è in Italia da tre stagioni e mezzo, ha totalizzato un’ottantina di presenze in Serie A e ha l’esperienza adeguata per fare il centrocampista di riserva di una squadra che ambisce alla Champions. Il costo, inoltre, non sarebbe nemmeno proibitivo (8 milioni). Tutto sta nella formula con cui i gialloblù sarebbero disposti a privarsene, Pinto spinge per un prestito con diritto di riscatto.
Si riflette anche su Sasa Lukic centrocampista moderno del Torino classe ’96: equilibratore, sa attaccare e difendere, gioca in verticale.
Infine, c’è Nandez del Cagliari, ma Giulini non vuole farlo partire con la formula del prestito con diritto di riscatto. Il costo applicato al cartellino è di 13 milioni, anche in questo caso troppi per sperare che Pinto possa spenderli. Ventisei anni, uruguagio, in grado di giocare come vertice basso a centrocampo, cattivo quanto basta, brillante nel dribbling e dinamico. Anche in questo caso potrebbe far comodo a Mourinho in attesa che si ristabilisca Wijnaldum. Profili idonei per il portoghese, meno per la proprietà perché l’obiettivo è di prendere un sostituto a costo zero. Come? O uno svincolato (Grillitsch sarebbe l’ideale) o in prestito con diritto di riscatto. Il settlement agreement con la Uefa incombe e i giallorossi devono dimostrare di effettuare una gestione accorta della società. Le possibili sanzioni vanno da una multa al blocco del mercato in entrata.