Paolo Bonolis ricorda l'università: «Quel colpo di fortuna all'esame di storia... Ecco a cosa mi è servita la laurea»

Il conduttore e autore televisivo è stato ospite dell'ottava puntata de "La conferenza stampa", in onda su RaiPlay

Paolo Bonolis e i ricordi ai tempi dell'università: «Oggi si corre il rischio di cadere nell'arroganza di presumere di sapere»
Paolo Bonolis e i ricordi ai tempi dell'università: «Oggi si corre il rischio di cadere nell'arroganza di presumere di sapere»
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Mercoledì 3 Gennaio 2024, 18:44

Aneddoti e vecchi ricordi hanno fatto brillare gli occhi a Paolo Bonolis durante l'ottavo episodio de “La conferenza stampa” in onda su RaiPlay. Il conduttore televisivo ha risposto alle domande di un gruppo di ragazzi tra i 14 e i 20 anni, mentre sedeva a una scrivania davanti al pubblico, la vigilia di Natale. 

Le sue parole sull'impegno, la fatica e la curiosità hanno fatto il giro del web, diventando subito virali fra i giovani. I video hanno raggiunto più di un milione e mezzo di visualizzazioni. 

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Una delle domande rivolte allo showman romano che quest'anno compirà 63 anni, è stata: «Visto com'è andata la tua vita, a che ti è servita la laurea in scienze politiche?».

In risposta, Bonolis ha detto: «Mi è servito a conoscere più cose, ad avere un periodo nel quale anche l'impegno per lo studio ti dava un metodo, un metodo per accettare il concetto di fatica per ottenere qualcosa perché qualunque cosa andrai a fare, ti verrà richiesta della fatica per farla e se hai sviluppato i muscoli dell'accettazione e della fatica, quello che farai dopo ti risulterà fattibile altrimenti ti risulterà terribilmente indigesto».

Ha poi aggiunto: «E poi studiare non è una cosa spiacevole se sei nutrita di curiosità.

Abbiamo tante cose attorno a noi che presumiamo di conoscere». Un accenno anche alla velocità delle notizie con cui si entra in contatto con il semplice «Scrollare» il dito sul proprio smartphone. Una pratica che comporta un grave rischio per Bonolis, quello di arrogarsi il diritto di sapere, ma in realtà «È quando si studia che si fatica e quella fatica permette a ciò che si studia di permanere nella testa e quello che rimane te lo porti nel tempo», ha poi consigliato a tutti quei giovani che erano lì ad ascoltare il suo messaggio. 

Video

Tra i ricordi della gioventù di Bonolis, ne raffiora uno ai tempi dell'università, in cui il conduttore era iscritto alla facoltà di Scienze Politiche della Sapienza di Roma. Il giorno prima dell'esame di Storia Contemporanea, un suo compagno di corso lo chiamò per chiedere come andasse il ripasso del programma, ma lo showman, che all'epoca era solo uno studente, aveva già chiuso tutti i libri per rilassarsi e godersi un bel film perché: «Ormai come va va». 

La mattina seguente, il suo amico tornò a casa con un 24 dopo aver passato tutto il tempo sui libri e un'ora in aula d'esame. Bonolis, invece, fu chiamato 10 minuti prima della pausa pranzo e il professore lo mise davanti a un bivio, chiedendogli: «Le faccio solo una domanda veloce e se la rischia, oppure torna dopo la pausa nel turno pomeridiano?». Bonolis accettò la sfida e decise di rispondere a quell'unica domandà di storia che ripercorreva proprio tutta la trama del film che aveva visto la sera prima: "Hiroshima" e i fatti che portarono al bombardamento della città giapponese. Bonolis quel giorno tornò a casa con un bel 30, dopo soli 10 minuti d'esame.

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