I marchigiani Smitch In Blu Ray al debut album intitolato “L’eco della nostra infanzia”: «Cantiamo la nostra storia»

I marchigiani Smitch In Blu Ray al debut album intitolato “L’eco della nostra infanzia”: «Cantiamo la nostra storia»
I marchigiani Smitch In Blu Ray al debut album intitolato “L’eco della nostra infanzia”: «Cantiamo la nostra storia»
di Saverio Spadavecchia
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Sabato 12 Agosto 2023, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 12:17

CASTELFIDARDO - Dal cuore delle Marche, tra Castelfidardo e Recanati, ecco il disco di debutto degli Smitch In Blu Ray intitolato “L’eco della nostra infanzia”. Il quintetto marchigiano formato da Simone “Smitch” O’Meara (voce), Andrea Concu (chitarra), Lorenzo Marchesini (tastiere), Stefano Franchi (basso) e Luca Magnaterra (batteria) arriva al giro di boa del debutto su lunga distanza dopo aver pubblicato una serie di singoli e aver calcato il palco di Sanremo Rock sfiorando il successo finale. La band nasce nel 2017, tra novembre ed ottobre di quell’anno, e dopo qualche momento di “crisi” riesce a concentrare gli sforzi riprendendo una marcia serrata a partire dal 2021 con il secondo posto all’Homeless Festival.


L’uscita


Oggi, a distanza di qualche anno dalle prime pietre poste dai 5 ragazzi marchigiani il debut album “L’eco della nostra infanzia” uscito con distribuzione Nugo. «In questo disco c’è la nostra storia - Spiega il cantante della band Simone “Smitch” O’Meara – si possono trovare i pezzi più recenti come “Io mi do fuoco”, “Bolla” e Superluna” con altri che già erano stati scritti precedentemente. Alcuni di loro sono stati per così dire svecchiati e resi più rispondenti a quello che siamo diventati attualmente e che potessero anche sposarsi con la maturità che abbiamo trovato nel corso degli anni». Il disco è ispirato, capace di raccogliere esperienze e suoni diversi. Rock sicuramente, sfumature pop, schegge jazz e frustate metal. Un lavoro completo, che riesce a non annoiare, merito di una scrittura maturata nel corso delle tante esperienze live.

L’attenzione dell’ascoltatore è quella messa dal quintetto nella scrittura.


I live


«I live stanno andando sempre meglio – afferma l’artista – e le volte che suoniamo dal vivo riusciamo a relazionarci con chi ci ascolti. Incontrando anche chi non ha mai ascoltato la nostra musica riusciamo sempre a trovare una risposta, un feedback. I concerti non ci aiutano solo a capire come fare un brano davanti ad un pubblico, ma tutti quei pareri che ci scambiamo con loro dopo i concerti riusciamo a capire il pubblico. Abbiamo sempre ascoltato chi viene ad un nostro concerto, e questo credo che ci ha permesso di migliorare accessibilità e fruibilità delle nostre canzoni». Un mondo musicale in continua evoluzione, che cerca di diventare di volta in volta sempre più essenziale ma senza perdere una complessità di fondo che rende decisamente interessante quanto scritto dagli Smitch In Blu Ray. «Lavoriamo molto tra di noi da questo punto di vista – conclude il cantante – ci rendiamo conto cosa è meglio per la band perché ci ascoltiamo e riusciamo a trarre il meglio dal dialogo che instauriamo. Il confronto è fondamentale, così come è fondamentale il parere dei nostri amici, delle nostre famiglie e della nostra manager».


Il futuro


Prossime tappe per la band: tante date live e l’orizzonte di nuovi brani. «Al momento abbiamo idee valide per nuove canzoni, ma per un secondo album ci sarà da aspettare – conclude Simone O’Meara – vogliamo scrivere e comporre qualcosa che speriamo ci sorprenderà».

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