Una triste vacanza nella capitale. Nel cuore della città, a Villa Borghese, dove ieri due donne straniere sono state colpite da un pino che preso in pieno da un fulmine si è abbattuto a terra nei pressi di una fermata dell’autobus, in viale Fiorello La Guardia. Ad avere la peggio Renata Zokalj, 47 anni, croata, fisioterapista in vacanza con il marito e i figli, ricoverata in codice rosso al Policlinico Umberto I “per trauma cranico con ferita lacerocontusa del cuoio capelluto e frattura del malleolo”. Non è in pericolo di vita. È accaduto verso le 16 quando una bomba d’acqua si è abbattuta sulla capitale. Il giorno prima incantata dall’area archeologica aveva postato su Fb “tutte le strade portano a Roma...”. Ha raccontato: «Non sono riuscita a fuggire in tempo, un albero mi è caduto addosso». Medicata sul posto l’altra donna, ferita lievemente. Sono intervenuti gli agenti della polizia locale di Roma capitale, i vigili del fuoco, i carabinieri, il 118. Messa in sicurezza l’area. Resta impressionante il tronco diviso in due che svetta senza vita nel cuore di Villa Borghese con i segni della bruciatura. L’albero spezzato è caduto su altri alberi che a loro volta sono precipitato sui passanti. Un pomeriggio di paura, il boato, il fuggi fuggi. «Una giornata critica per le condizioni meteorologiche e anche il Dipartimento capitolino di Tutela Ambientale è intervenuto insieme ai Vigili del Fuoco e alla Protezione Civile per le emergenze da affrontare» così l’assessore all’Ambiente del Comune Sabrina Alfonsi, che ha espresso «alla donna ferita, delle cui condizioni sono costantemente informata, i miei auguri più sinceri di pronta guarigione».
Decine gli interventi dei vigili del fuoco per via del maltempo: alberi pericolanti, allagamenti, infiltrazioni, anche il vento ha flagellato la città.
Vento e neve
Venti forti, temporali, neve a bassa quota e un calo sensibile delle temperature si sono abbattuti in particolare nelle regioni del Centro-Sud, con l’allerta gialla della Protezione civile in Umbria, Campania, Calabria, Molise, Basilicata, Abruzzo e Lazio. È tornata anche la neve, alle porte di Roma e a Castelluccio di Norcia, sul Monte Amiata e sul Vesuvio. In Piemonte è nevicato anche a quote collinari, con temperature di 20 gradi sotto lo zero in montagna (-25 sul Monte Rosa), grandinate e vento: è la coda dell’inverno che in pratica non c’è stato, con 111 giorni di siccità. Decine gli interventi dei vigili del fuoco anche in Brianza per alberi pericolanti e tetti divelti. Neve in Liguria lungo la costa spezzina e alle Cinque Terre, dove è stata sospesa la gara podistica Sciacchetrail per i suoi 300 partecipanti. Sempre le nevicate hanno costretto gli organizzatori della Coppa Milano-Sanremo per auto d’epoca a sospendere la tappa tra Rapallo e Loano. Imbiancata anche la Sardegna, per precauzione chiuse le scuole di Macomer. Isolate per il mare in burrasca le isole Eolie, i collegamenti marittimi restano interrotti (navi e aliscafi sono fermi per il mare forza 5-6). E le previsioni per oggi non sono buone: le sette isole rischiano di rimanere isolate per altre 24 ore.
Il maltempo sta colpendo pesantemente anche l’agricoltura. Tempeste e grandine stanno provocando danni incalcolabili nelle campagne, dove negli orti già si raccolgono le primizie e le piante da frutto si trovano in piena fioritura dovuta al secco inverno più caldo della media. «Dopo mesi di siccità, la grandine - sottolinea la Coldiretti - è l’evento più pericoloso nelle campagne per i danni irreversibili che provoca nei campi». Eventi estremi, sottolinea la Coldiretti, che hanno «fatto perdere oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra cali della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne. E la beffa è che gli agricoltori non hanno fatto in tempo ad assicurare i raccolti, visto che il maltempo non era previsto».