Una frase «mal scritta da un collaboratore» in un tweet sugli anziani vittime del Covid 19, «non più indispensabili per lo sforzo produttivo» ha scatenato una bufera sul presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. Il governatore è stato sommerso dalla critiche di politici e sindacati e ha ricevuto centinaia di post infuriati dai lettori. Voleva suggerire come allentare la pressione sugli ospedali, «intervenendo sugli anziani», senza ricorrere a «un lockdown generale», concetto già espresso nei giorni scorsi, ma l'effetto non è stato quello voluto. La frase 'mal scrittà che ha fatto al volo il giro della rete recita: «Per quanto ci addolori ogni singola vittima del Covid19, dobbiamo tenere conto di questo dato: solo ieri tra i 25 decessi della Liguria, 22 erano pazienti molto anziani. Persone per lo più in pensione, non indispensabili allo sforzo produttivo del Paese che vanno però tutelate».
In prima linea, tra gli indignati, i partiti di governo (e di opposizione in Liguria), ma anche l'alleato Matteo Salvini è rimasto sorpreso ed è intervenuto, senza citare Toti, per rimarcare che «i nostri genitori e i nostri nonni, con il loro lavoro, la loro passione e il loro sacrificio hanno cresciuto, difeso e reso grandi noi e l'Italia.
Toti e gli «anziani morti di Covid non indispensabili». Ira Lucarelli
Per quanto ci addolori ogni singola vittima del #Covid19, dobbiamo tenere conto di questo dato: solo ieri tra i 25 decessi della #Liguria, 22 erano pazienti molto anziani. Persone per lo più in pensione, non indispensabili allo sforzo produttivo del Paese che vanno però tutelate.
— Giovanni Toti (@GiovanniToti) November 1, 2020
«Le affermazioni con cui Toti minimizza la tragicità delle morti da Covid in Liguria sono così discriminatorie da essere orripilanti» ha detto la deputata Raffaella Paita. A quel punto Toti è di nuovo intervenuto sui social. «Cari amici, sta girando un mio tweet su cui vorrei chiarire due concetti e, innanzitutto, chiedere scusa se ha offeso qualcuno poiché non rappresenta minimamente il mio pensiero». In difesa di Toti sono intervenuti gli alleati di Liguria Popolare e il suo movimento Cambiamo!. Hanno criticato «una certa area politica» per «polemiche strumentali anche quando c'è da trovare una soluzione per il bene del Paese come in questo momento cosi delicato. Il senso delle parole del presidente Toti è chiaro, la sua proposta non è una mortificazione per le persone più anziane come qualcuno vuole far pensare, ma una analisi obiettiva sui numeri reali che ci dicono che se tuteliamo e proteggiamo le fasce più deboli evitiamo un'altra chiusura nazionale». In serata, Toti ha svelato l'arcano. La colpa è di un collaboratore, ha detto: «Mi assumo sempre la piena responsabilità delle mie idee e delle loro esplicitazioni e lo faccio anche in questo caso. Un mio precedente tweet, scritto in effetti malamente da un mio collaboratore, ha scatenato l'inferno. E' stata una cosa mal fatta. Mi dispiace e chiedo scusa, per me e per chi l'ha scritto».
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