Vecchio palas a Pesaro, ora la prima impresa vuole un milione e mezzo di euro in più. L'opposizione chiede la certificazione di tutti i lavori

Ancora grane per il palas di viale dei Partigiani
Ancora grane per il palas di viale dei Partigiani
di Letizia Francesconi
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Mercoledì 1 Novembre 2023, 03:05 - Ultimo aggiornamento: 12:52

PESARO Conti vertiginosi (si parla di 10 milioni finali), tempi biblici (il primo annuncio è stato nel 2015) e in più all’orizzonte anche il rischio di un potenziale contenzioso tra l’Amministrazione comunale e la prima ditta che ha lavorato nella realizzazione del futuro Pala Scavolini.

 


Se n’è parlato ieri pomeriggio nel corso della commissione comunale Garanzia e Controllo Atti che ha fatto il punto dello stato dell’arte. Più volte è stata annunciata l’inaugurazione per il 29 febbraio 2024, in occasione del compleanno di Rossini, ma da qui ai prossimi mesi del vecchio palas ne sentiremo parlare ancora parecchio. Ne è convinta la consigliera Giulia Marchionni (Prima c’è Pesaro) che chiederà la certificazione di tutti i lavori condotti dalla prima impresa. Per l’opera di viale dei Partigiani è come se ci fosse un prima e un dopo, ovvero quanto è stato fatto nel primo stralcio e quanto con il secondo che sta portando avanti un’altra impresa. Ma è sul primo stralcio che ieri pomeriggio si è appuntata l’attenzione. Che qualcosa non abbia “girato” come è emerso nel corso della commissione presieduta dal consigliere del Gruppo misto Giovanni Dallasta e a cui ha partecipato come giunta l’assessore al Fare Riccardo Pozzi, insieme ai tecnici: l’architetto e dirigente del servizio Manuntenzioni Eros Giraldi e il dirigente delle Opere Pubbliche Maurizio Severini.

Le spese lievitate

I consiglieri d’opposizione, hanno richiamato l’attenzione su quelle spese lievitate fra primo e secondo stralcio, e non solo per il rialzo dei materiali e i ritardi nelle forniture.

A preoccupare i consiglieri c’è quell’eventualità emersa nel corso della commissione di un potenziale rischio di contenzioso che potrebbe aprirsi fra il Comune e la prima impresa appaltatrice. In sostanza quest’ultima per le opere eseguite chiederebbe all’Amministrazione comunale un milione e mezzo in più rispetto a quanto liquidato finora, cifra non riconosciuta dallo stesso Comune sulla base dei lavori consegnati ma la sensazione è che la partita sia tutt’altro che chiusa e che l’apertura di un contenzioso tra pubblico e privato sia tra le possibilità varie ed eventuali. Non sarebbe nè la prima nè l’ultima volta ma è chiaro che sarebbe una complicazione in più per un cantiere che fino a questo momento è stato più una corsa a ostacoli che altro. 

La documentazione


«Mi aspettavo che ci venisse mostrata una documentazione completa dei lavori eseguiti - ha chiosato Giulia Marchionni - ma sul primo stralcio non abbiamo avuto nulla per questo ho intenzione di chiedere la certificazione di tutte le opere eseguite dalla prima impresa e di tutti i materiali utilizzati». Sotto la lente d’ingrandimento sono finite per anche alcune delle opere di consolidamento e le certificazioni, che avranno un costo, che devono ancora essere rilasciate dagli enti competenti per fare della struttura sia un auditorium teatro che un impianto sportivo. La certezza? I lavori del secondo e ultimo stralcio di completamento sono in dirittura di arrivo e sulla carta la consegna del cantiere è prevista da contratto con le imprese esecutrici, e per la parte impiantistica e delle finiture interne ed esterne, per il 4 febbraio. 
 

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