PESARO - Dopo la tregua pasquale, nuovo sgombero annunciato questa mattina per Alessandro Moneti, 26 anni, e la sua famiglia dall’abitazione di Soria, confiscata e venduta all’asta dal tribunale per la quale la nuova aggiudicataria rivendica proprietà e utilizzo. Ma insieme agli avvocati della controparte, che però senza le forze dell’ordine al seguito non possono procedere alla liberazione forzata della casa, sono previste anche le telecamere di Rai 1. La vicenda giudiziaria, ma soprattutto il caso umano, dell’agricoltore in carrozzina torna per la terza volta nel programma ”Storie italiane” condotto da Eleonora Daniele.
Il collegamento
Un collegamento in diretta, tra le 10 e le 12, al quale intervengono con Alessandro e il papà Giuseppe anche l’avvocato milanese Domenico Musicco, esperto di infortunistica stradale e presidente dell’Associazione familiari e vittime della strada che assiste la famiglia Moneti, la consigliera regionale della Lega Anna Menghi e un rappresentante della Coldiretti locale. «Non so che cosa succederà - commenta preoccupato il ragazzo disabile -, abbiamo solo la notifica dell’ordine di sgombero, speriamo che ci lascino finire il trasloco per entrare il 1º giugno, come da contratto, nel nuovo appartamento preso in affitto nel quartiere di Loreto.
Il legale della nuova proprietaria Adriano Buffoni e il custode giudiziario Alberto Pratelli potrebbero non presentarsi, concedendo un’ulteriore proroga. «La nuova abitazione non è ancora disponibile - afferma Alessandro -, inoltre dobbiamo fare i lavori per adattare la casa e, grazie alla disponibilità della signora anziana che ancora ci vive, potremo entrare in anticipo con gli operai, mentre lei si traferirà dai parenti a Roma. Uno straordinario gesto di umanità».
L’udienza
Nel frattempo si attende l’udienza del 18 maggio durante la quale il giudice, titolare dell’inchiesta riaperta per lesioni gravissime, ascolterà il testimone dell’incidente stradale di cui è stato vittima il giovane agricoltore. L’avvocato Musicco ha infatti sottoposto al tribunale, che ha autorizzato nuove indagini, la testimonianza di un uomo di circa 40 anni pronto a dichiarare di aver visto il pirata della strada. Si tratta di verificare la possibilità di un maxi indennizzo per l’invalidità causata dal conducente di un’auto nera nell’alba maledetta del 25 maggio 2014 in via Gradara.