Provincia, fuga dal centro storico di Pesaro. Nuova sede con Aspes a Torraccia

Provincia di Pesaro e Urbino, fuga dal centro storico. Nuova sede con Aspes a Torraccia
Provincia di Pesaro e Urbino, fuga dal centro storico. Nuova sede con Aspes a Torraccia
di Miléna Bonaparte
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Domenica 23 Luglio 2023, 03:05 - Ultimo aggiornamento: 13:42
PESARO Fuga dal centro storico di Provincia e Aspes, in coppia, per andare a ”convivere” in una nuova sede da costruire insieme nel terreno di quattro ettari alla Torraccia, vicino alla Vitrifrigo Arena e al Rossini Center, di proprietà della società di servizi pubblici del Comune. È la nuova ipotesi sulla quale sta lavorando l’amministrazione di viale Gramsci che deve lasciare al più presto l’attuale complesso, diviso tra due vasti edifici a più piani per uffici e attività, diventato ormai troppo grande in seguito alla riduzione del personale e assai oneroso da gestire, specie con il perdurare del caro-bollette e delle spese di luce e riscaldamento che continuano a mettere in difficoltà il bilancio. Sono cadute, una dopo l’altra, le sedi alternative individuate finora, prima lo stabile dell’ex cinema Metropolis alle Cinque Torri, poi l’ex palazzo della Banca d’Italia in via Branca. 


Due fronti


«In realtà stiamo ancora lavorando su due fronti, ma l’affare con l’istituto di credito non si riesce a chiudere per alcune criticità - spiega il direttore generale della Provincia Marco Domenicucci -. Abbiamo eseguito dei sopralluoghi insieme alla società immobiliare che fa capo alla Banca d’Italia per verificare le condizioni dell’edificio. Ci è sembrato molto datato. Si è richiesta pertanto alla proprietà la documentazione sulle indagini statiche e sismiche dell’immobile che, essendo del 1964, ha problemi di messa a norma che richiedono notevoli spese di adeguamento. Inoltre ci sono difficoltà di parcheggio, del resto siamo in pieno centro storico e poi perché il garage è assai ridotto, solo per quattro o cinque auto. Un palazzo prestigioso, insomma, ma molto scomodo e oneroso. Vogliamo uscire dal cuore della città con tutti i problemi che comporta per i dipendenti, ma soprattutto per l’utenza che si è rafforzata con i nuovi servizi offerti dall’ente». La Provincia volta dunque pagina e si concentra su un nuovo progetto che dovrebbe rappresentare la chiave di volta dell’operazione per il trasloco da viale Gramsci. 
«Alternativa valida è un terreno dell’Aspes alla Torraccia con la quale siamo in trattativa - sottolinea Domenicucci -, anche loro vogliono trasferirsi da via Mameli e stanno pensando a una nuova sede nei pressi della Vitrifrigo da costruire insieme a noi.

Si abbatterebbero i costi per l’incarico ai progettisti, i sondaggi geologici, il cantiere edile. Entrambi otterremmo economie e la Provincia non avrebbe oneri per le ristrutturazioni. Si tratta di un terreno di quattro ettari che ben si presta per uffici sufficientemente ampi. Abbiamo anche intenzione di realizzare un impianto fotovoltaico per l’autonomia e il risparmio energetico. Il quartiere Torraccia è ormai diventato una seconda città, un polo strategico con tutti i servizi, ben servito dai mezzi pubblici e ampia disponibilità di parcheggio. La posizione è infine più baricentrica perché meglio raggiungibile da Urbino e dalle zone interne». 


L’impegno


Nel frattempo la Provincia è impegnata a trovare le risorse necessarie attraverso la vendita di viale Gramsci: «Abbiamo approvato una richiesta di variante al Prg affinché il Comune allarghi il ventaglio delle destinazioni d’uso della nostra sede - fa notare Domenicucci -, non solo uffici, ma anche residenze e commercio, per rendere l’edificio più appetibile e ampliare i potenziali interessati. Siamo in attesa quindi della modifica urbanistica e poi procederemo con la stima del valore per poi mettere i palazzi sul mercato». 
 

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