Il completamento
«La struttura è ormai completata al 95 per cento, ma dopo l’inaugurazione di piazzale d’Annunzio, si è deciso di aspettare prima di restituirlo ufficialmente alla città – così commenta Andrea Bianchi, dell’omonima famiglia che ha investito e realizzato questo condhotel di pregio - Manterrà il suo nome originario, omaggio alla tradizione pesarese che vuole il Vienna essere forse il primo hotel costruito a Pesaro. La nuova struttura sarà a regime dal primo novembre. Poche le lavorazioni mancanti, fra cui le finiture esterne e l’impiantistica e l’ala della reception per la gestione delle 11 suite interne». Moderna, sostenibile, innovativa con una vista mozzafiato e appartamenti, dotati d’ogni confort, seguendo la formula del condhotel.
«Gli affitti estivi - prosegue - risponderanno al criterio della temporalità, soprattutto con formule medio lunghe ma con l’intento di porre il condhotel al servizio della destagionalizzazione, tutto l’anno e con target legati al business e all’indotto che ruoterà intorno alla città per l’appuntamento del 2024. Contiamo do far gravitare sul Vienna gli arrivi legati agli affari e alla promozione dell’anno da Capitale già dall’inverno.
Boutique hotel
Countdown per il futuro boutique hotel di Renco. All’architetto Alberto Marchetti si deve il progetto di demolizione ricostruzione del nuovo Garden, che probabilmente non si chiamerà più così. «Finalmente ci siamo, dopo le ruspe che lo hanno abbattuto a maggio – entra nel merito Marchetti – già dalla prossima settimana si inizierà a cantierare l’area per la ricostruzione. Si riparte con le restanti demolizioni delle vecchie fondazioni, poi saranno più imprese a operare per realizzare il corpo del nuovo complesso in cemento armato. Saranno necessari almeno 18 mesi di lavori. Per il resto, rimane tutto come da progetto approvato, con le sue 32 suite per una struttura di 10 piani, che rispetta la formula del costruire sul costruito senza toccare la precedente cubatura, e con la realizzazione di un ristorante che sarà aperto al pubblico e non solo alla clientela. Nel progetto di recupero, demolizione e ricostruzione, si è passati da numerose camere della vecchia struttura al modello suite con interni spaziosi, accoglienti adeguati alle moderne esigenze».
Trasformazioni
Si lavora sull’ex Lido acquisito dal gruppo Mati. Per l’ex Lido architetti, tecnici e proprietà stanno valutando alcuni aspetti strutturali e non certo di poco conto, se si considera che stiamo parlando di un edificio chiuso da anni e si sta vagliando se sia più conveniente la sua demolizione, piuttosto che un consolidamento o adeguamento. L’intento è arrivare al progetto definitivo entro l’anno. Si parlerà invece di cantiere e lavori solo dal 2024 per il nuovo International. Si aspetta la conclusione dell’iter amministrativo e il rilascio dei permessi di costruzione.
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