Dolore per la morte di Ilaro Barbanti: per tutti era l'assessore gentile. Domani i funerali

Dolore per la morte di Ilaro Barbanti: per tutti era "l'assessore gentile"
Dolore per la morte di Ilaro Barbanti: per tutti era "l'assessore gentile"
di Letizia Francesconi
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Domenica 3 Settembre 2023, 03:10 - Ultimo aggiornamento: 14:10

PESARO  - Se n’è andato ieri mattina Ilaro Barbanti, per tutti il politico gentile. Aveva 79 anni ed era malato da tempo. Nel 2019 non si era più ricandidato ma prima era stato un amministratore di lungo corso approdato alla fine nel Pd: consigliere, presidente del consiglio comunale, assessore (ai Lavori pubblici, è stato suo il primo intervento per le scogliere di Levante e Sottomonte) vice sindaco.

 
«L’amministratore del sorriso che con esperienza, puntualità ed eleganza ha guidato la città»: così il sindaco Matteo Ricci, il vice Daniele Vimini e il presidente del consiglio comunale Marco Perugini lo ricordano. «Un uomo di esperienza, che nei suoi anni da amministratore ha dimostrato dedizione, attaccamento e tanto amore per la nostra Pesaro – ricorda Ricci - un amico, un politico di cui ho avuto modo di apprezzare l’impegno nel lavoro, la puntualità nell’affrontare i problemi».


La battuta 


«Ciao Ilaro – scrive Vimini - il tuo sorriso, la voglia di fare e di non fermarsi davanti alle difficoltà, quando si trattava di fare qualcosa di importante per Pesaro, ma anche il sapere come divertirsi e fare squadra, con una battuta o con i tuoi famosi auguri in rima.

Grande amante di Pesaro, del mare e di Rocca Costanza e per la sua prima riapertura dove è stato protagonista insieme ad un altro uomo di cultura, scomparso qualche anno fa, Guidumberto Chiocci». «A lui mi legava una sincera amicizia - spiega Perugini - Un uomo attento, simbolo di garanzia dell’istituzione più democratica della città. Un politico dai modi sempre eleganti, accurati, attenti. Un esempio per tanti giovani amministratori, che oggi raccolgono la sua esperienza». 


Anche l’assessore Enzo Belloni si commuove: «Mancheranno i consigli, i cicchetti per la cravatta, i racconti ma sopratutto la tua energia. Eri un amico vero». Lo ricorda con affetto anche l’ex sindaco Oriano Giovanelli, che si ritrovò negli anni ’90 proprio a duellare con Barbanti, allora candidato a sindaco: «Ci siamo visti un’ultima volta alla presentazione del libro sul periodo della mia sindacatura. Era consapevole che avrebbe potuto essere l’ultima. Ma il male non cancellava il suo sorriso e la voglia di esserci sempre con quel calore e quella disponibilità verso il prossimo. Abbiamo condiviso un percorso che si è fatto sempre più comune, senza mai uno screzio, del resto con lui era praticamente impossibile litigare. Mancherai a tanti e anche a me». Una vecchia foto in camice, di fronte al San Salvatore è invece il ricordo dell’oncologa Giuseppina Catalano, doppiamente collega (è stata vice sindaco e Barbanti era medico del laboratorio analisi): «Eravamo nei primi anni ‘90, insieme per l’ospedale, quando tra un esame di laboratorio e l’altro (lui) e una visita e l’altra (io), per giorni, sole o pioggia che ci fosse, siamo stati una presenza fissa e costante di fronte a piazzale Cinelli, ora sede amministrativa dell’ospedale, per reclamarne e per far aumentare gli spazi del San Salvatore. Oggi come allora. Grazie a Ilaro quella volta abbiamo lottato e vinto». 


La passione per la moto


Andrea Biancani estrapola un aspetto personale: «Oltre alla passione politica ci legava la passione per la moto, con la quale ha fatto viaggi memorabili. Un vero motociclista, instancabile e avventuroso, amante della vita e del mondo, col quale avevo un bel rapporto di fiducia e stima reciproca.Mi incitava sempre ad andare avanti e a credere nelle mie possibilità. Un uomo che amava l’ironia e che mi piaceva chiamare amichevolmente “Ilarone”». 
Infine il conte Nani Marcucci Pinoli: «Era speciale e tutti gli volevano bene. Siamo stati amici per 65 anni, ci siamo frequentati in infinite occasioni. Vacanze, pizze, passeggiate e semplici chiacchierate». Barbanti lascia la moglie Tiziana e i figli Lodovica e Giuseppe. Domani alle 15.30 i funerali al Cristo Re.
 

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