Il racconto
«Ci siamo sentiti qualche ora prima che morisse. Dopo pochi secondi s’è interrotta la telefonata. Avevo ripreso i contatti negli ultimi anni con Francesco che si era ritirato a Rimini dopo aver risieduto diversi anni nel comune di Mondaino nel magnifico territorio in cui anch’io e mia moglie negli anni ’80 avevamo trascorso ore molte felici», racconta Giorgio Tornati, ex sindaco di Pesaro, politico di lungo corso e coetaneo di Sorlini. «Colto, arguto, sincero, generoso. Con Francesco non ci annoiava mai: riflessioni profonde e battute pungenti si alternavano con grande naturalezza. È stato un mio collaboratore in Amministrazione comunale per tanti anni.
I ricordi
«Uomo della cultura pesarese, stimatissimo dirigente dell’Amministrazione comunale, sportivo ed ex giocatore della Victoria Libertas Pesaro, figura rispettata anche nell’ambiente forense per gli incarichi ricoperti in magistratura», hanno ricordato il sindaco Matteo Ricci e il vicesindaco e assessore alla Bellezza Daniele Vimini. «Ha collaborato come dirigente dell’assessorato alla cultura alla creazione del Rossini Opera Festival, sempre nello stesso ruolo ha contribuito all’organizzazione e di eventi come la Mostra del Cinema, gettando basi importanti per quella che oggi è diventata Capitale Italiana della Cultura 2024». Poi continuano: «Il Comune di Pesaro si stringe al dolore della famiglia e di tutti coloro che hanno avuto l’occasione di incrociare il suo cammino. A loro le più sentite condoglianze». «Un dirigente di grande spessore culturale ed amministrativo, protagonista di una stagione molto innovativa. Purtroppo non ci ho mai lavorato direttamente», ricorda Simonetta Romagna.
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