«Cosa fare quando ti trovi davanti a un lupo?». San Bartolo, presentato il nuovo codice di comportamento

«Cosa fare quando ti trovi davanti a un lupo?». San Bartolo, presentato il nuovo codice di comportamento
«Cosa fare quando ti trovi davanti a un lupo?». San Bartolo, presentato il nuovo codice di comportamento
di Véronique Angeletti
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Venerdì 3 Febbraio 2023, 02:05 - Ultimo aggiornamento: 15:44

PESARO Oggi, con l’espansione della popolazione del lupo nelle aree più densamente popolate e, quindi, anche nelle basse colline e in pianura, vedere un lupo non è più così straordinario. Esiste una nuova convivenza che impone da parte dell’uomo di adottare una condotta ben precisa. Motivo per cui il Parco Naturale del Monte San Bartolo sta diffondendo il codice di comportamento ideato dal progetto Life Wolfalps. Un progetto europeo che mira a migliorare la coesistenza tra il lupo e chi vive e lavora sulle Alpi perfettamente replicabile nelle Marche.

 


«Il branco che ha scelto di vivere nel Parco - spiega Laurent Sonet, zoologo belga, responsabile del servizio naturalistico e ambientale dell’area protetta - è composto più o meno da sette individui. D’inverno sembra più imponente perché i cuccioli sono cresciuti e seguono nella caccia i genitori. I primi avvistamenti risalgono al 2018 ma già dal 2019 è stato possibile tenerli sotto stretta osservazione per merito o colpa di un grave incidente.

Due lupi feriti dai lacci dei bracconieri sono stati curati dal centro di Bologna e dotati di un collare satellitare. Il che ci ha consentito di mappare la zona dove si muovono. Possono fare anche 50 km in una notte e considerano il Parco e altri comuni, come Tavullia, il loro territorio». Ricorda che il lupo è attirato dalla presenza di prede, le sue predilette sono i cinghiali e caprioli, e di spazi dove può trovare riparo. «Non è raro - conclude – vedere il lupo avvicinarsi ai luoghi abitati alla ricerca di cibo ma è importante non entrare in contatto con lui per non fargli perdere la sua diffidenza verso le persone».

L'avvertimento


Il codice avverte che non si debbono lasciare fonti di cibo vicino alle case; di non lasciare liberi gli animali domestici perché i lupi li considerano delle potenziali prede, meglio rinchiuderli per la notte e già dalle ore crepuscolari e di non di avvicinarsi e di non interferire con il loro comportamento. «All’aperto - conclude Sonet - tenere il cane a guinzaglio e in caso di incontro fare rumore, strillare, agitare braccia, mani e molto molto lentamente camminare all’indietro».

Il presidente del Parco Mariani 


Per il presidente del Parco Stefano Mariani «il lupo non è un problema ed un positivo indice di salute del territorio. Si tratta che tutti si ricordano che è un animale selvatico e prendere le dovute cautele. Dopotutto, ogni anno più di 70mila persone sono morsi da cani».

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