Forbiciate al collega per gelosia
Trovato e arrestato l'aggressore

Forbiciate al collega per gelosia Trovato e arrestato l'aggressore
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Venerdì 26 Settembre 2014, 17:53 - Ultimo aggiornamento: 27 Settembre, 18:04

PESARO - Secondo gli inquirenti un uomo pericoloso Massimo Venerucci, 41enne, fermato dalla Squadra mobile di Pesaro per l'aggressione a colpi di forbice all'amico-collega 44enne Antonio Mercatelli, all'interno degli uffici della Media Ticket di via Senigallia a Tombaccia. Originario di Macerata Feltria, ma residente ad Auditore con domicilio a Pesaro, è una vecchia conoscenza delle forze di polizia con foto segnalamenti per lesioni, violenza e stalking, fin dal '94. Palestrato, pettinato e vestito alla moda con un tatuaggio al braccio destro, ma affetto da problemi psichici e già in cura da anni, Venerucci è stato localizzato e fermato lungo la Montelabbatese mentre era in fuga da Urbino, dove si era nascosto e aveva passato la notte di mercoledì, subito dopo l'aggressione.

Il suo nome era già stato fatto dalla vittima agli inquirenti, sapeva di essere braccato, per questo, aveva caricato una grossa valigia nel bagagliaio della sua auto, un'Alfa 147 parcheggiata nel centro storico di Urbino. A meno di 24 ore dall'aggressione, le ricerche si erano concentrate nella zona dell'urbinate , nei luoghi e nei locali dai lui frequentati. Proprio a Urbino giovedì mattina era stato visto salire in auto e partire alla volta di Pesaro. Una fuga finita dopo pochi chilometri, quando gli agenti sono intervenuti, Venerucci non ha opposto resistenza. Sembrava tranquillo e ha ammesso di essere stato lui ad aggredire il collega per una presunta rivalità sentimentale.

Venerucci, si era infatti invaghito di una collega molto più giovane di lui e riteneva Mercatelli un suo possibile rivale. Le forbici con cui Venerucci ha colpito al fianco e alla mano Mercatelli, sono state ritrovate dagli inquirenti a circa 200 metri di distanza dalla Media Ticket. L'aggressore le aveva gettate via durante la fuga. Antonio Mercatelli, si è difeso dall'aggressione, lui, esperto di arti marziali, è riuscito a schivare i primi colpi inferti con un coltellino e con una mossa era riuscito a spezzare l'arma. I primi colpi con il coltello puntato alla gola sono stati sferrati nell'androne esterno allo stabile, poi, Mercatelli ha tentato di scappare rifugiandosi all'interno degli uffici ma senza riuscirci, i colpi di forbice sono stati sferrati all'ingresso dello stabile.

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