Partite Iva “dormienti": la Guardia di Finanza di Pesaro chiede di chiuderne 41 sospette e a rischio frode

Partite Iva “dormienti": la Guardia di Finanza di Pesaro chiede di chiuderne 41 sospette e a rischio frode
Partite Iva “dormienti": la Guardia di Finanza di Pesaro chiede di chiuderne 41 sospette e a rischio frode
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Giovedì 4 Aprile 2024, 09:24 - Ultimo aggiornamento: 10:54

PESARO - Partite Iva "dormienti", la Guardia di Finanza di Pesaro chiede di chiuderne 41. Il sospetto, infatti, è che possano essere state utilizzate anche per frodi con la tecnica dell' "apri e chiudi".

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I finanzieri del Comando Provinciale di Pesaro, nell’ambito di una intensificazione dei controlli di polizia economico-finanziaria volta a rafforzare il presidio di contrasto ai fenomeni di evasione, hanno individuato, nei primi tre mesi del 2024, n. 41 attività economiche per le quali è stata avanzata all’Agenzia delle Entrate – Direzione Provinciale di Pesaro e Urbino la richiesta di chiusura delle relative partite Iva, in quanto non attive. L’attenzione dei Finanzieri di Pesaro è stata principalmente rivolta al settore del tessile/abbigliamento al fine di tutelare gli operatori economici operanti nell’omonimo distretto industriale da fenomeni illeciti posti in essere con il sistema fraudolento c.d. “apri e chiudi”.

Gli approfondimenti sono stati eseguiti dalle Fiamme Gialle della Provincia di Pesaro e Urbino che, con l’esecuzione di specifici interventi di natura fiscale nonché attraverso accertamenti di polizia economicofinanziaria (sopralluoghi presso le sedi legali ed i luoghi di esercizio dichiarati, incrocio delle informazioni contenute nelle banche dati in uso al Corpo e la fatturazione elettronica), hanno individuato una serie di partite IVA riconducibili a imprese “inattive” o “dormienti”. 

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