PESARO - Per il recupero di Rocca Costanza, bene di proprietà dello Stato, si stanno definendo i tempi per una riapertura anche se parziale, nell’estate 2024 in occasione della Capitale della Cultura. Lo conferma Cristian Torretta, direttore dell’Agenzia del Demanio sede di Ancona, che nei giorni scorsi ha fatto tappa a Pesaro per un incontro con il prefetto Emanuela Saveria Greco e il questore Raffaele Clemente. Il tema: lo stato dell’arte dei cantieri beneficiari dei fondi del Demanio tra avviati, come il recupero dell’ex Intendenza di Finanza e da avviare. Tra questi la ristrutturazione della caserma Cialdini per destinarvi la Questura e, appunto, Rocca Costanza. Per uno dei simboli di Pesaro il tempo sembra essersi fermato ma in eccezione negativa per le lamentele che si rincorrono per lo stato del fossato, tra erba alta e i recenti allagamenti.
Cosa bolle in pentola
«Ci sono buone speranze invece, e ci siamo già messi in moto per dar corso ai lavori di ristrutturazione dell’intero complesso storico» spiega il direttore Torretta.
L’affidamento
«Il fossato verrà affidato al servizio Verde urbano del Comune, che così si assumerà l’impegno della manutenzione e cura del verde. Per quanto riguarda invece il cortile interno o lo spazio verrà restituito alla città e aperto alle manifestazioni. Ciò sarà possibile non appena verrà ultimata la seconda uscita di sicurezza, che di fatto consentirà il nulla osta per il pubblico spettacolo. Si sta trovando infatti con la Soprintendenza la giusta soluzione. Ricordiamo che ad oggi quello spazio permette una capienza sotto le 100 persone mentre con l’uscita di sicurezza si arriverà ad oltre 200 posti». Con l’apertura del cortile interno, finalmente potrà prendere corpo l’idea accarezzata dal vicesindaco Daniele Vimini, per programmazioni cinematografiche (ricordate il cinema all’aperto d’estate?) e spettacoli come ai tempi di Popsophia.