«Il tuo cane sporca» e lui distrugge la telecamera: condannato a Pesaro. Quattro mesi all’inquilino accusato di danneggiamenti

«Il tuo cane sporca» e lui distrugge la telecamera: condannato a Pesaro. Quattro mesi all’inquilino accusato di danneggiamenti
«Il tuo cane sporca» e lui distrugge la telecamera: condannato a Pesaro. Quattro mesi all’inquilino accusato di danneggiamenti
di Luigi Benelli
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Venerdì 26 Gennaio 2024, 04:25 - Ultimo aggiornamento: 12:38

PESARO Gli escrementi del cane nel giardino, i rapporti di vicinato che diventano talmente tesi da finire in tribunale dopo un’escalation di danneggiamenti e minacce. Sul banco degli imputati è finito un 58enne accusato, da chi gli aveva affittato casa, di aver distrutto le telecamere di videosorveglianza del cortile. Il proprietario di casa aveva più volte detto all’inquilino di non lasciare il cane libero di girare nel cortile. Questo perché aveva trovato i bisogni del quattrozampe sparsi in giro. E il proprietario si era appellato anche al contratto di affitto che non permetteva di utilizzare quella porzione di giardino come sgambatoio.

I fatti

Ma le liti erano appena cominciate, tanto che il proprietario aveva installato delle telecamere di videosorveglianza e aveva fatto presente al vicino che la situazione era già abbastanza chiara e che avrebbe dovuto smetterla. Per tutta risposta l’uomo invece un giorno ha distrutto uno dei quattro occhi elettronici che sorvegliavano la casa, un’abitazione nell’interno del Pesarese. Peccato per lui che le altre tre telecamere avevano immortalato la scena e messe nero su bianco le immagini per il proprietario.

Ne è scattata quindi la denuncia per danneggiamento e minacce visto che l’inquilino avrebbe anche intimidito il proprietario in qualche occasione. «Sta dentro casa se no t’ammazzo»: questa è la minaccia che è stata contestata in sede giudiziaria.

La versione fornita dell’imputato è naturalmente opposta. Ovvero avrebbe chiesto al proprietario di casa di spostare la telecamera che puntava dritto sulla sua camera da letto, invadendo la privacy. Di fronte al rifiuto, l’avrebbe spostata da solo, danneggiandola. Il proprietario si è costituito parte civile tramite l’avvocato Francesco Coli. Mentre l’imputato è stato difeso dal legale Matteo Mattioli.

Il pubblico ministero ieri ha chiesto la condanna a 7 mesi, il giudice ha condannato l’inquilino per i danneggiamenti a 4 mesi, assolvendolo dalle minacce. La battaglia potrebbe continuare in sede civile per il risarcimento. L’avvocato Mattioli promette appello.

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