Bottiglie esplose alla primaria Lubich: indagini per trovare i responsabili, le scuole sotto sorveglianza

Bottiglie esplose alla primaria Lubich: indagini per trovare i responsabili, le scuole sotto sorveglianza
Bottiglie esplose alla primaria Lubich: indagini per trovare i responsabili, le scuole sotto sorveglianza
di Luigi Benelli
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Mercoledì 23 Marzo 2022, 05:50

PESARO  - Bombe all’acido e carta stagnola. Le indagini proseguono, le forze dell’ordine sono impegnate a visionare le telecamere di videosorveglianza della zona e stringere il cerchio sui responsabili. Un fatto gravissimo da non sottovalutare, anche se non c’è allarme unabomber, quanto piuttosto l’attenzione su bande di ragazzini.

Lunedì pomeriggio, due bottiglie di plastica da un litro e mezzo sono state riempite di acido muriatico e carta stagnola e fatte esplodere.

Si è generata una reazione che le ha fatte esplodere davanti alla scuola primaria Chiara Lubich in via Nitti, a Pantano. 


Per fortuna i bambini non erano in classe e il personale docente era dentro. Non c’erano passanti, altrimenti avrebbero potuto fare dei danni anche gravi. A prendere in mano le indagini sono Digos e polizia scientifica con l’apertura di un fascicolo contro ignoti per il reato di fabbricazione o detenzione di ordigno esplosivo. Gli agenti hanno ascoltato i dirigenti scolastici rispetto a possibilità di atti intimidatori, ma non risulterebbe nessun sospeso di questo tipo. Si tende ad escludere piste legate a chi semina il panico con ordigni artigianali, mentre si scava nel mondo dei giovanissimi e dei loro atti di vandalismo esasperati in un contesto di disagio crescente o di una bravata troppo sopra le righe. La rete è piena di video di ragazzini che creano questi ordigni e li fanno esplodere. Insomma il fatto è grave e non viene sottovalutato. Sono state visionate le immagini delle telecamere presenti nella zona dello stadio Benelli per cercare eventuali passaggi di persone o giovani con delle bottiglie di plastica.


Due ragazzini frequentatori del vicino parco a largo Baccelli hanno detto di aver visto una donna che si allontanava incappucciata. Ma il loro racconto è da prendere con le molle. Il dirigente scolastico della primaria Lubich, Flavio Bosio è incredulo: «E’ stato un fulmine a ciel sereno, non ce l’aspettavamo. E non c’è stato nulla che potesse far presagire una cosa del genere. Non sappiamo chi possa averlo fatto, abbiamo avuto contatti con la questura ed è in corso l’indagine. La scuola è sicuramente toccata, sono tutti preoccupati: i genitori e le famiglie hanno fatto sentire la loro agitazione. Si farà di tutto per trovare i responsabili, le forze dell’ordine mi hanno assicurato che verrà intensificata la vigilanza e il controllo davanti alle scuole. Noi stessi come istituto valuteremo se intensificare la vigilanza. Ma al tempo stesso non vogliamo creare eccessivi allarmismi. Non crediamo sia stato un atto intimidatorio verso la scuola, pensiamo più a una ragazzata. Un fatto molto grave e pericoloso perché dove ci sono bambini è ancora più difficile da accettare. La paura purtroppo c’è».

L’assessore alla Sicurezza Enzo Belloni non mollerà la presa: «L’argomento sarà affrontato anche nel prossimo tavolo della sicurezza pubblica e in Comune in commissione. È stato un gesto grave e deprecabile. Ci auguriamo che le indagini portino a individuare i responsabili o il responsabile». Belloni pensa possa trattarsi di una «bravata. Il covid ha esasperato il disagio giovanile e per giorni abbiamo visto le immagini delle bombe molotov della guerra in Ucraina. La rete è piena di video su come realizzare queste bombe artigianali con la stagnola. Sono molto pericolose, i giovani devono prenderne coscienza. Si poteva rischiare che qualcuno si facesse davvero male. Per fortuna non c’erano i bambini e gli insegnanti erano all’interno». 


Acido muriatico e stagnola reagiscono, la bottiglia si gonfia e si annerisce fino ad esplodere. I tempi sono variabili, ma impiega qualche minuto. L’attenzione sarà alta. «Parleremo anche di eventuali telecamere da posizionare al parco di via Nitti, abbiamo una scaletta di interventi per pattugliare il territorio. La polizia locale controlla il parco della Resistenza, Galleria Roma, piazzale Primo Maggio, piazza Olivieri. Inseriremo dei passaggi davanti alle scuole. Non bisogna sottovalutare ma neanche creare allarmismi ».

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