Tavullia, contagi da zona rossa e in crescita. L'appello della sindaca: «Vaccinatevi o rischiamo di dover chiudere tutto»

La folla in occasione del Tavullia in Moto del 23 ottobre scorso
La folla in occasione del Tavullia in Moto del 23 ottobre scorso
di Gianluca Murgia
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Venerdì 26 Novembre 2021, 03:05 - Ultimo aggiornamento: 27 Novembre, 08:34

TAVULLIA - Allarme rosso nella città gialla. Contagi in aumento vertiginoso a Tavullia, comune con una delle più basse percentuali di vaccinati nelle Marche: appena il 72%. «Sì, la situazione è preoccupante: i contagi aumentano ogni giorno in maniera esponenziale - avvisa Francesca Paolucci, sindaca di Tavullia -. I positivi ieri erano saliti a 51 su 7.900 residenti. In una proiezione di 100mila abitanti siamo a quota 654. Le persone in isolamento sono 93. Numeri da zona rossa. La gente non si rende ancora conto: qui si rischia di chiudere di nuovo le attività e noi vogliamo evitarlo». 

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L’invito è chiaro. «Serve coscienza - è l’appello della sindaca -. Andate a vaccinarvi altrimenti saremo costretti ad adottare le misure che stabilirà il nuovo decreto». A partire dalla chiusura delle scuole: oggi sono in dad una quinta elementare e una prima media. L’impennata si è registrata negli ultimi 3-4 giorni. Dieci giorni fa i positivi era 14, venti giorni prima appena 5. «Escludiamo che i contagi derivino dalle iniziative organizzate per Valentino nonostante il grande afflusso di tifosi da tutto il mondo - rimarca la sindaca -, sia perché ormai è trascorso un mese, sia perché tra i contagiati non risultano né volontari né persone che hanno lavorato nelle iniziative. In caso contrario ci sarebbero stati focolai». 

«I controlli rigorosi all’ingresso del paese (era obbligatorio il Green pass, ndr), con volontari impiegati a turni, hanno evitato questo.

Sono state respinte diverse persone, non senza una certa insistenza e insulti presi». Brutto presagio: è stato riaperto il Coc, il Centro operativo comunale, per dare assistenza domiciliare a intere famiglie contagiate e recluse in casa. «Interveniamo portando spesa e farmaci. Al momento non sappiamo quanto siano gravi o se ci siano ospedalizzati: questo dato non viene fornito ai Comuni anche se ci servirebbe - sottolinea la sindaca -. Abbiamo i nominativi e le richieste di aiuto. Posso dire che ci sono molti giovani positivi, anche che vanno alla scuola dell’Infanzia, e che i pochi anziani contagiati, vaccinati o in attesa della terza dose, stanno comunque bene o sono del tutto asintomatici. Siamo in costante contatto con la dottoressa Esposto». La sindaca di un piccolo grande paese come Tavullia porta sul piatto anche la propria esperienza, l’umanità personale: «Nessuno fa un vaccino a cuor leggero ma io ascolto quello che mi dice il servizio sanitario nazionale. Mio padre ha fatto la terza dose, mia madre la farà a giorni, i miei figli sono vaccinati. Bisogna proteggerci senza egoismi, si deve ritrovare un valore di comunità, pensare all’economia e a chi lavora nella sanità: da due anni da loro pretendiamo il massimo anche se sono allo stremo, basta vedere la chiusura delle guardie mediche per carenza di personale».

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