Sgominati i monopolisti della cocaina: 9 arresti. Colpita la famiglia Arcella di Napoli, da Marotta spaccio in tutta la provincia

Sgominati i monopolisti della cocaina: 9 arresti. Colpita la famiglia Arcella, da Marotta controllava lo spaccio in provincia. Nella foto carabinieri e guardia di finanza che hanno sviluppato le indagini
Sgominati i monopolisti della cocaina: 9 arresti. Colpita la famiglia Arcella, da Marotta controllava lo spaccio in provincia. Nella foto carabinieri e guardia di finanza che hanno sviluppato le indagini
di Luigi Benelli
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Mercoledì 27 Settembre 2023, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 28 Settembre, 15:22

MAROTTA - Mezzo chilo di cocaina ogni quindici giorni. Partite di droga provenienti dal Napoletano e destinate alla provincia di Pesaro, nascoste tra gli effetti personali di bambini in viaggio in auto con i loro genitori. Bambini che tra l'altro assistevano ad operazioni di taglio e frazionamento dello stupefacente, tanto che in un'occasione si era temuto che uno di loro avesse ingerito una dose che si trovava sul tavolo della cucina.

Undici misure cutelari

Sono 11 le misure cautelari (9 in carcere, 2 al divieto/obbligo di dimora in questa provincia) emesse dal Gip del tribunale di Pesaro su richiesta della procura nell’ambito dell’operazione “Affari di Famiglia”. Lunedì mattina gli uomini della Guardia di Finanza e dei Carabinieri di Pesaro e Urbino, assieme ai militari di Torre Annunziata hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali.

Per loro l’accusa è di detenzione, cessione e vendita di cospicue partite di sostanze stupefacenti destinate al territorio fanese, oltre che dei reati di riciclaggio, autoriciclaggio e trasferimento fraudolento di valori. L’articolata indagine, avviata nell’autunno del 2022, ha ricostruito i movimenti di un gruppo di soggetti, in gran parte pregiudicati provenienti dalla provincia di Napoli, in grado di immettere sulle piazze di spaccio locali grandi quantità di cocaina: si parla di circa 5 chilogrammi di cocaina totali, con frequenza di approvvigionamento di ben 500 grammi ogni 15 giorni.

Ogni settimana 30mila euro

Stupefacente che arrivava dai contesti criminali operanti a Torre Annunziata, poi trasportato a Marotta, stoccato e tenuto in deposito o all’interno di abitazioni.

Un giro da 25-30 mila euro a settimana. Lo stupefacente, dopo essere stato tagliato, veniva ceduto al dettaglio a clienti di Pesaro, Fano, Marotta, Mondolfo, San Costanzo, Acqualagna e Fossombrone, oppure ceduto ad altri pusher.

La guardia di finanza parla di una "vera e propria forma di impresa quasi monopolistica sul territorio". Il tutto con una conduzione familiare.

A capo di tutto ci sarebbe Camillo Arcella, 40enne di Napoli, che viene accusato di aver gestito dal carcere i viaggi della cocaina. Avrebbe impartito gli ordini da distribuire alla compagna, durante i colloqui nel penitenziario.

La rete familiare

Anche lei Sara Foglino, è tra le destinatarie delle misure. Così come il padre Pasquale Arcella 68 anni (arrestato il 30 dicembre 2022 per un viaggio con 315 grammi di coca) e il figlio 19enne Pasquale destinatario di un divieto di dimora a Pesaro.  Nella rete ci sono anche Veneranda Mellone, madre di Camillo, poi i fratelli Felice e Carlo Improta (anche lui arrestato il 30 dicembre) cugini degli Arcella. L'attività di spaccio contemplava anche l’impiego di utenze telefoniche “di lavoro” (così gli indagati erano soliti chiamarle), ossia telefoni intestati a prestanome e utilizzati esclusivamente per le comunicazioni inerenti al traffico di droga.

Le intercettazioni, anche ambientali con cimici in casa a Marotta, hanno permesso di ricostruire i movimenti. Gli indagati disponevano di un parco veicoli (motocicli e autovetture), anch’essi intestati a soggetti a loro non riconducibili e abitualmente impiegati per le trasferte. Sono state complessivamente denunciate 17 persone, 11 dei quali colpite dal provvedimento restrittivo.

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