Vaccini, 400 bimbi rischiano di rimanere esclusi dagli asili

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Mercoledì 21 Febbraio 2018, 05:04
L'ALLARME
PESARO L'ora della verità si avvicina. La data del 10 marzo segna il confine tra chi ha ottemperato all'obbligo vaccinale e chi sarà inadempiente e dunque rischierà l'esclusione dalle scuole dell'infanzia dei propri bimbi come da regolamento.
A settembre nell'autocertificazione i genitori dichiaravano di aver vaccinato i figli o che avrebbero aderito entro il 10 marzo. Il 94% dei pesaresi aveva risposto positivamente all'autocertificazione, solo il 6% era risultato inadempiente.
La fermezza
Il Consiglio comunale di Pesaro nella seduta di lunedì scorso ha appena ribadito la fermezza all'esclusione, ma cosa sta succedendo nei vari distretti? «Entro il 10 marzo tutti gli inadempienti con figli da 0-6 anni sono stati convocati per il vaccino spiega Massimo Agostini, dirigente del Dipartimento Prevenzione dell'Asur Area Vasta 1 - Già prima avevamo avuto dei confronti in cui abbiamo spiegato i benefici della vaccinazione cercando di far capire che non ci sono rischi. Parliamo di 6300 bambini. Circa 3200 sono stati vaccinati entro il 31 dicembre 2017. Altri lo hanno fatto in queste prime settimane dell'anno, altri li stiamo aspettando. Abbiamo inviato decine e decine di raccomandate, ma resta una sacca di inadempienti che possiamo stimare intorno alle 400 unità nell'Area Vasta. L'atto del Consiglio comunale di Pesaro è positivo, esiste una regola e va applicata. E' chiaro che vale per i bambini fino a sei anni perché per le elementari subentra l'obbligo scolastico, ma potranno scattare le sanzioni».
Cosa succederà
Ecco cosa succederà dopo il 10 marzo. Lo ha spiegato Marco Monaldi, medico del Dipartimento. «Dai confronti abbiamo già visto chi proprio non ha intenzione di vaccinare i figli. E sono stati segnalati alla Procura. In questi casi non esiste una mancata informazione perché abbiamo avvisato tutti. E tutti hanno l'appuntamento entro il 10 marzo per i bimbi fino a 6 anni. Quindi non ci sono scuse. In questa fase abbiamo già predisposto una lettera di diffida in cui evidenzieremo la situazione per chi è inadempiente. Poi ci sarà la sanzione fino a 500 euro». E l'esclusione dai nidi e dalle scuole dell'infanzia.
Una legge che ha portato a degli scontri verbali e di informazione. Al parcheggio San Decenzio era stato affisso nei mesi scorsi il cartello dal Comitato Diritti e Salute di Pesaro che recita Vaccini, 21.658 reazioni avverse segnalate. La risposta dell'Azienda sanitaria delle Marche non si era fatta attendere con la consegna di materiale istruttorio all'ufficio legale Asur per verificare i presupposti per presentare una denuncia per procurato allarme.
L'obbligo di frequenza
Ma la legge cozza con quello che è l'obbligo di frequenza della scuola elementare. Infatti per quanto riguarda le scuole primarie, ovvero dell'obbligo, si arriverà alla formazione delle classi nella prossima estate.
«I dirigenti scolastici dovranno seguire delle linee guida e cercare di lasciare massimo due bimbi non vaccinati ogni 25 alunni per garantire una copertura di gregge tale da scongiurare epidemie. Entro giugno andremo a richiamare le famiglie poi a luglio toccherà ai dirigenti. Ma è un momento delicato perché hanno una responsabilità importanti».
Intanto si segnalano i primi ricorsi al Tar degli esclusi. E in conferenza stampa il dato è stato rimarcato. «Si applica la legge, non servono i ricorsi dei genitoriZ. A Cuneo un bambino è stato escluso da un asilo, perchè non in regola con i vaccini obbligatori per legge. Un provvedimento adottato dalla scuola a fine novembre 2017. I genitori avevano presentato ricorso al Tar Piemonte e un paio di giorni fa il ricorso è stato respinto.
Requisito d'accesso
Per i giudici la vaccinazione è «un requisito d'accesso». E la scuola ha agito seguendo la legge. Con nero su bianco: «I genitori si sono limitati a manifestare la disponibilità ad effettuare soltanto un colloquio informativo presso l'Asl territorialmente competente, ma non a sottoporre effettivamente il minore a vaccinazione».
Luigi Benelli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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