Sette pionieri del bike hotel nuova frontiera del turismo

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Lunedì 29 Aprile 2019, 05:04
IL CASO
PESARO Essere oggi una struttura ricettiva attenta alle nuove esigenze del mercato significa investire per essere anche un Bike Hotel. E Pesaro, in questa caratterizzazione, sembra trovare operatori particolarmente sensibili. E' questa la sfida che stanno raccogliendo le nostre strutture, dalla costa all'entroterra. C'è già chi ha saputo fare del bike un punto di forza della propria struttura e chi ha in programma investimenti importanti.
Cosa è cambiato
Da oggi è più facile per le strutture ricettive entrare in un circuito di promozione unico, che permetta di affiancare alla normale attività stagionale anche l'attrattiva della bicicletta accogliendo gruppi o singoli cicloamatori, e tutto grazie al Consorzio il primo nella regione, che si è costituto formalmente nelle ultime settimane «E' questo solo il primo passo commenta il consigliere regionale Andrea Biancani si parte con sette hotel che hanno aderito al Consorzio. A Pesaro e in provincia abbiamo già diverse realtà interessate a consorziarsi, oltre una decina di strutture, che da un paio d'anni hanno accettato la sfida di essere anche Bike hotel. Grazie allo strumento del Consorzio e per quegli alberghi che sceglieranno di aderire, per due anni la Regione garantisce contributi, attingendo da un plafond di 50mila euro rivolti a chi vorrà investire per adeguarsi e implementare i servizi offerti a turisti che arrivano in bici, professionisti e amatori».
I servizi
Ma nella nostra città quanti sono gli albergatori che investono o hanno in programma interventi e vogliono scommettere nel bike? Turismo in crescita: pacchetti dedicati, un'officina interna, ricariche per bici elettriche e altri sono i servizi offerti da un Bike hotel. E' questo un segmento di promozione turistica che si sta consolidando per Villa Cattani Stuart. «La nostra città ha tutte le potenzialità per credere di più e specializzarsi anche nel turismo sulle due ruote commenta Alessandro Tomassini, direttore della struttura ricettiva il Consorzio può essere un punto di partenza per diversi hotel, ma serve che siano gli albergatori stessi a crederci, dotando e investendo nelle loro strutture per ammodernarle e agganciare poi anche questa fetta di turismo. Per iniziare sarebbe sufficiente per un hotel un investimento base, che permetta di dare i primi servizi di bike, e si parla comunque di un investimento medio, intorno ai 10mila euro fino ad arrivare a 15mila euro. Villa Cattani è partita ormai due anni fa ma da allora siamo cresciuti nel settore del cicloturismo. Abbiamo scelto di dotare la nostra bike room di 10 bici fra cui anche biciclette a pedalata assistita. Per il prossimo anno sono già confermate 17 date con un tour operator americano per l'arrivo di gruppi di cicloturisti che in occasione di un evento sulle due ruote, da Gubbio arriveranno a Pesaro, scegliendo proprio Villa Cattani».
Gli investimenti
Se è vero che Pesaro è seconda città a livello nazionale per chilometri di Bicipolitana , agganciare il turismo amatoriale e sportivo legato alla bicicletta significa anche fare destagionalizzazione. Gli albergatori pesaresi confermano che adeguando le proprie strutture e puntando sul bike, i periodi migliori per allungare la stagione vanno da marzo alla prima metà di giugno, e da settembre fino a ottobre. Fra gli altri alberghi in città che puntano al bike ci sono l'Imperial Sport e il Bellevue della famiglia di Roberto Signorini, l'hotel Napoleon mentre l'hotel delle Nazioni di Loredana Ceccarelli, sarà un bike hotel dal prossimo anno, la struttura è infatti in attesa di ottenere il finanziamento regionale per interventi di riqualificazione legati al family e di trasformazione per dotarsi di servizi dedicati al cicloturismo. In aumento da un anno all'altro anche i gruppi che scelgono il Nautilus family hotel del gruppo Eden Viaggi.
La dotazione
«Siamo partiti ufficialmente un anno fa ci spiega il direttore Giuseppe Pappalardo all'interno dell'hotel è stata realizzata una stanza adibita a officina, uno spazio per le attrezzature e una saletta ristoro. Ad oggi abbiamo già ospitato complessivamente circa 400 turisti fra cicloamatori e loro staff organizzativo».
Letizia Francesconi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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