PESARO «Che bello tornare al ristorante, speriamo che non li richiudano di

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Martedì 2 Febbraio 2021, 05:04
PESARO «Che bello tornare al ristorante, speriamo che non li richiudano di nuovo». C'è un unico comune denominatore nelle parole dei clienti che, ieri dopo le settimane di zona arancione, sono tornati a sedersi nei tavoli dei ristoranti pesaresi: il piacere di essere di nuovo lì, davanti ad un piatto di pasta o ad un'insalata di pollo. Con il ritorno in zona gialla scattata dalla mezzanotte di domenica, ieri bar e ristoranti hanno riaperto i battenti al pubblico. La chiusura scatta sempre alle 18 (fino alle 22 asporto, eccetto per le attività senza servizio di cucina e consegne a domicilio senza limite di orario). Un passaggio di colore che ha sicuramente messo il sorriso agli avventori, ma ha generato un effetto benefico anche nell'umore dei ristoratori. Nel ristorante Polo Pasta & Pizza, due amici ieri a pranzo hanno gustato un'insalata di pollo. «E' lunedì, restiamo un po' leggeri, ma è stato bello essere di nuovo al ristorante, tutto bene e in sicurezza. Speriamo che non ci siano altre chiusure». Da Peppe, in zona mare, una coppia si è sistemata in un tavolino con vista mare. «E' molto piacevole essere qui a pranzo e rivedere il mare. Mettiamo in conto che potrebbero esserci altre chiusure, ma auspichiamo davvero che non sia così. Anzi, ora vorremmo tornare a teatro e al cinema». Mamma e figlia ne hanno approfittato di un lunedì insieme per concedersi un pranzo al ristorante. «Ci mancava, ricominciamo a dare vita all'economia». E poi c'è anche chi pranza in solitaria: «Restare sempre chiusi in casa non va bene, e allora poter tornare ogni tanto al ristorante è ottimo. Mi auguro che tra non molto si possa anche tornare in zona bianca». Per altri, invece, riaprire è davvero un problema. Influenza la localizzazione e il profilo della clientela. Secondo l'associazione RistorItalia, riguarda un locale su due nel pesarese. E' il caso a Piobbico, dell'agriturismo La Caprareccia, splendido resort vicino all'ansa del Candigliano dominata dalla balza della Taddea, chiuso da 7 mesi e nonostante tutto deve pagare 1500 euro, una delle rate Tari.
Thomas Delbianco
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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