Per Marche Nord il nodo personale è un rompicapo

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Lunedì 6 Dicembre 2021, 05:05
LA SANITÀ
PESATO È la mancanza dei medici nel settore dell'emergenza urgenza, a a cui si aggiungono le carenze di infermieri, operatori sociosanitari, tecnici di laboratorio e altre professionalità, lo scoglio più difficile da affrontare per l'Azienda ospedaliera Marche Nord. L'Azienda nei giorni scorsi ha annunciato l'ultimazione di un bando per ricercare figure mediche da inserire nel settore dell'emergenza urgenza, quello che attualmente sembra essere più in difficoltà, il tutto considerando che gli ultimi quattro bandi sono andati a vuoto.
Il bando
E, a differenza degli infermieri dove si può attingere dalle graduatorie, per i dottori la situazione, se anche il prossimo bando dovesse rivelarsi un flop, diventa un vero rompicapo. Ma nel campo delle carenze di personale ci sono appunto anche altri settori scoperti. Si riuniranno oggi in assemblea i referenti della Rsu sindacale interna, alla vigilia del confronto convocato domani con la direzione ospedaliera. Un confronto su cui si stanno appuntando diversi occhi osservatori, compresi quelli dei politici. Sono mesi ormai che si denunciano le carenze di personale, soprattutto al San Salvatore che al momento è un importante ospedale di riferimento Covid regionale, vista la chiusura del Covid center di Civitanova. Ma nelle ultime settimane, dal Pronto soccorso alla palazzina F che finirà con il raggruppare tutte le aree Covid e fino agli altri reparti, le assenze di personale sospeso o con contratti in scadenza si stanno facendo sentire in modo più marcato. Le parti sociali si dicono pronte ad alzare il livello della mobilitazione, portandola anche a conoscenza della Regione con una lettera aperta indirizzata all'assessore regionale alla Salute Saltamartini e al Governatore Acquaroli.
Il pressing
L'intento è fare pressing sulla Regione per aumentare le risorse destinate all'Azienda ospedaliera e la soglia di posti letto per numero di abitanti, che resta altrimenti la più bassa delle altre province marchigiane. I numeri: la fotografia del basso turn over di sanitari all'interno dell'Azienda ospedaliera è il primo punto all'ordine del giorno del confronto direzione e parti sociali. Dal 15 ottobre scorso ad oggi Marche Nord, non ha rinnovato il contrattato in scadenza a circa 30 sociosanitari. Nel corso dell'anno ha provveduto in tre step ad assumere dalla graduatoria del maxi concorso Asur 27 Oss, ma senza coprire completamente il deficit fra fuoriuscite e sostituzioni. A questo si aggiunge il problema dei sociosanitari sospesi perchè non vaccinati, che la stessa direzione non ha intenzione di sostituire, almeno fino al termine dello stato di emergenza, perché nessun sanitario, accetterebbe una sostituzione per un solo mese di lavoro.
Un po' di numeri
Altri sanitari fra contratti in scadenza e dimissioni volontarie potrebbero lasciare dal 7 gennaio prossimo. A conti fatti fra infermieri e Oss l'azienda ospedaliera sarebbe sotto organico di 35 operatori. Soffrono tutti i reparti dalle sub-intensive e intensive Covid alla radiologia, laboratorio analisi, emergenza-urgenza. «Solo pochi giorni fa è arrivata conferma di ulteriori criticità anche per il laboratorio di biologia molecolare anticipa Carlo Ugolini, delegato Fp Cgil e che sta attraversando una situazione non più sostenibile. Si è sotto organico di almeno tre tecnici su una dotazione di sei tecnici di laboratorio. Un sanitario sospeso perché no vax, e due tecnici prossimi a gennaio alla scadenza del contratto, tutto a fronte di una mole di tamponi molecolari da processare più che raddoppiata e con il rischio, se non si garantiscono le assunzioni necessarie, che proprio laboratorio nel periodo più critico della pandemia possa non reggere il carico e processare molto più lentamente».
Il carico
I sindacati della sanità attendono il confronto con la direzione, che sulla scorta dei numeri dovrà comunicare se intende riportare e come all'interno di Marche Nord il personale necessario. Scettici Vania Sciumbata (Cgil) e Alessandro Contadini (Cisl), sugli esiti del bando annunciato per reclutare medici.«Annunci di bandi ma senza numeri reali ormai non bastano più rimarca Contadini il presidio San Salvatore essendo struttura Covid regionale, dovrebbe funzionare a tutti gli effetti su un territorio ampio alla stregua del Covid center che però resta ancora chiuso. Ciò significa pretendere e puntare ad una dotazione di personale straordinario chiamando in causa per questo proprio la giunta regionale. Non è possibile fronteggiare la quarta ondata con i numeri attuali del personale in forza».
Letizia Francesconi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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