LE PROPOSTE
PESARO Nel clou del Ferragosto, nella settimana che celebra l'epifania

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Mercoledì 12 Agosto 2020, 05:05
LE PROPOSTE
PESARO Nel clou del Ferragosto, nella settimana che celebra l'epifania di questa estate anomala senza stranieri e con un timido turismo, gli albergatori cominciano a ragionare sul dopo. Ci prova l'albergatrice Rita Amadori, dell'hotel Mare, sperando di trovare il sostegno della categoria attraverso una lettera aperta indirizzata all'Amministrazione comunale e al sindaco Matteo Ricci. Posta la tregua sulle polemiche dell'isola pedonale sul lungomare di Ponente, in viale Trieste, ci si prova a interfacciarsi in modo costruttivo attraverso una serie di proposte e suggerimenti che sottendono un interrogativo di fondo: quanto Pesaro può definirsi turistica? Ospitalità, accoglienza, promozione sono nel dna della città o sono solo dei mantra che si ripetono a stagione e alla bisogna? Al di là delle strutture che quest'anno non hanno aperto per scelta ci sono alberghi chiusi da anni che attendono di essere riqualificati ma i tempi non appaiono al momento quelli giusti.
La riflessione
La stesse aree di isole pedonali aperte in tutta fretta sollevando le lagnanze dei gestori dovranno essere ripensate per l'estate 2021. «Caro sindaco Ricci, sa perché il turismo non funziona a Pesaro? così scrive Rita Amadori Per dirla con una battuta di un mio cliente, perché Pesaro è dei pesaresi e lo è nel Dna. Non si è ancora capaci di lasciare un segno tangibile nell'accoglienza verso i turisti, italiani o esteri che siano. Comincio allora a pensare, ancora di più in questa strana stagione, che il mio cliente abbia ragione». E Amadori evidenzia una serie di problematiche come per esempio il rapporto che lega albergatori e bagnini: i clienti vengono indirizzari verso gli stabilimenti collegati ma poi ci si deve accontentare delle file di ombrelloni rimasti, perchè si privilegiano gli stagionali e i residenti. E forse già questa è una prospettiva da cambiare.
Cambiare
Oppure, poter assicurare al turista la disponibilità di posti auto dove parcheggiare. «Se si vuole sostare nel maxi parcheggio da 150 posti auto nell'ex area sportiva di Villa Marina, capita sempre più spesso di vedere turisti in arrivo che non trovano posto fin dal primo mattino, perché già occupati dagli stanziali. Eppure inizialmente ci era stato riferito che sarebbe stato un parcheggio ad uso del turismo e scambiatore per la zona mare. In a terra manca anche la segnaletica, che permette alle auto di parcheggiare correttamente. E la sosta blu lungo tutto il viale? E' mancata anche in questo caso la giusta comunicazione soprattutto per i nostri clienti che arrivano con mezzo proprio o con il taxi. E siamo ancora obbligati dopo due mesi, a inviare un paio di giorni prima, la piantina della zona mare con il percorso esatto da seguire in mancanza proprio di una segnaletica chiara ed evidente. E questa la vogliamo chiamare ospitalità? A mio parere non lo è». Le nuove idee sono esposte in tre proposte: innanzitutto investire in corsi di formazione e preparazione per gli addetti che vogliono lavorare nel turismo («Non è possibile ce ancora non sappiano più lingue»), spaziare nei settori del turismo sostenibile ampliandoli («Non esistono solo i cicloturisti che macinano 100 chilometri al giorno, c'è anche lo slow bike da incrementare con una adeguata flotta di e-bike»), sì allungare la stagione «ma i servizi devono essere attivi già ad aprile e non solo a luglio e agosto». «Vorrei che questa riflessione contenuta in questa lettera - conclude l'albergatrice - a cui spero di ricevere risposta, magari dopo l'estate, incontrandoci con il sindaco, possa fornire spunti di lavoro a chi in questo settore ci crede e investe».
Letizia Francesconi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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